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Contro il caro bolletta le regole su programmabilità delle rinnovabili

M5S: “E' possibile ridurre la bolletta elettrica applicando le regole che permettono di migliorare la programmazione della produzione di energia da fonti rinnovabili”

Sistemi di accumulo e rete elettrica, l’AEEG approva la delibera

 

(Rinnovabili.it) – Il sistema elettrico italiano sta cambiando radicalmente, ma al momento non sembra che tale mutamento venga sfruttato dal Governo italiano a favore dei consumatori. A ricordarci cosa sta accadendo alla rete elettrica nazionale e quali sono le potenzialità per il futuro prossimo sono oggi i senatori del Movimento 5 Stelle, Gianni Girotto e Gianluca Castaldi. Entrambi convengono sul fatto che nonostante sia oggi possibile ridurre il caro bolletta attraverso semplici misure, Governo e Autorità per l’Energia (AEEGSI) scelgano invece di continuare a difendere “vecchie rendite di posizione”.

 

Qual è il problema? Attualmente sistema elettrico gestito da Terna non consente di dispacciare insieme impianti alimentati a rinnovabili e allacciati in punti diversi della rete. Eppure aggregando l’offerta di elettricità degli impianti da fonti energetiche rinnovabili esistenti in ambiti territoriali omogenei si renderebbe “molto più semplice e meno costoso la gestione della rete elettrica”. La strada da percorre è quella indicata nel decreto legislativo 102/2014, a cui Girotto e Castaldi chiede di dare immediata applicazione.

 

Il provvedimento in questione, pubblicato il 4 luglio in Gazzetta Ufficiale, attua la direttiva 2012/27/UE e stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell’efficienza energetica che concorrono al conseguimento dell’obiettivo nazionale di risparmio energetico. Negli articoli si dispone che l’AEEGSI provveda a regolare l’accesso e la partecipazione della domanda ai mercati di bilanciamento, di riserva e di altri servizi di sistema, definendo le modalità tecniche con cui i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione organizzano la partecipazione dei fornitori di servizi e dei consumatori, inclusi gli aggregatori di unità di consumo.

 

D’altra parte la trasformazione delle reti di distribuzione da passive in attive in atto sul territorio sta ben sottolineando la posizione d’avanguardia del nostro Paese a livello internazionale; Paese che, solo nel 2014, ha coperto il 44,1% della produzione nazionale con le rinnovabili. “Ora la sfida principale è quella di adeguare a questa realtà positiva gli attuali meccanismi di funzionamento del mercato che richiedono una sostanziosa revisione”, spiegano i senatori.

Aumentiamo dunque gli strumenti disponibili per consentire a produttori e consumatori maggior libertà di scelta nell’acquisto dell’elettricità. Se le regole sono chiare e trasparenti, favorire una molteplice realtà di offerta non può che far bene al mercato e alle tasche dei cittadini”.