Accanto alla Solar Mission del governo esiste un ricco potenziale verde che darebbe modo al paese di liberarsi dei combustibili fossili in maniera economicamente sostenibile
(Rinnovabili.it) – Oggi oltre tre quarti della produzione elettrica in India dipende dal carbone e dal gas naturale. Eppure, secondo le stime più recenti, il paese possiede un potenziale energetico rinnovabile di ben 150 GW da dividere fra piccoli impianti idroelettrici, a biomasse, eolici, solari, cogenerativi e _waste-to-energy,_ di cui solo il 10% è stato finora sviluppato. Il Paese ha speso, nel 2010, 37 milioni di dollari per sovvenzionare i combustibili fossili, nonostante esista la possibilità di sostituire a un terzo del costo di produzione l’energia prodotta dai motori diesel con le fonti verdi. A mettere in luce questi dati è la Banca Mondiale nel rapporto “Liberare il potenziale delle energie rinnovabili in India”, una valutazione delle possibilità di sviluppo del gigante asiatico a partire dai dati provenienti da quasi 180 progetti di eolico, agroenergie e mini-idro in 20 Stati, così come le informazioni ricevute dal Ministero energie nuove e rinnovabili (MNRE) e dalla Central Electricity Regulatory Commission (CERC).
“L’energia rinnovabile è vista come la grande industria tecnologica di domani, dotata della possibilità di trasformare il comparto energetico in tutto il mondo – spiega Inger Andersen, della Banca Mondiale – La Cina ha intrapreso questa strada imponendosi di diventare leader mondiale nella produzione della componentistica verde. Investire nelle energie rinnovabili consentirebbe all’India di sviluppare un’attività produttiva competitiva a livello globale e le giuste tecnologie per fornire nuove opportunità di crescita”.
E la relazione mette in luce come lo sviluppo dei 68 GW da vento biomasse e idroelettrico su piccola scala potrebbe portare la produzione di energia rinnovabile a 6 rupie (0,13 centesimi di dollaro) al kWh rispetto alle 18 rupie al kWh del costo di generazione diesel. Dal rapporto emerge soprattutto il ruolo del mini-idro come una delle forme verdi più attraente ed economicamente sostenibile della tecnologia rinnovabile, con un costo medio di 3.56 rupie al kWh seguita dalla generazione basata sulla biomassa (Rs 4.6/kWh) soprattutto a livello di stati quali Andhra Pradesh, Haryana, Himachal Pradesh, Punjab, e Uttaranchal.