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Porti verdi, Savona insegna come fare

L'autorità portuale di Savona, prima in Italia, si appresta a realizzare uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di fornire alle utenze portuali energia verde auto prodotta

porti verdi
Foto di Andrea Ridács da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Rinnovabili e sistemi d’accumulo per trasformare gli scali in porti verdi a basso impatto ambientale. Questo il progetto annunciato dall’autorità portuale di Savona in occasione del Convegno “Grandi navi e tutela ambientale”. In una prima assoluta per quanto riguarda l’Italia, l’ente realizzerà uno studio di fattibilità proprio per valutare questa possibilità: lo sviluppo dell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili con l’impiego di impianti di energy storage di grandi dimensioni.

“Entro la fine dell’anno – ha spiegato il presidente Gian Luigi Miazza – avremo pronto lo studio che chiarirà anche gli investimenti necessari. Quindi lo presenteremo alla comunità locale e portuale e per valutarne le possibili applicazioni”.  Miazza ha ipotizzato la fornitura di energia autoprodotta alle utenze portuali attraverso l’integrazione di una piattaforma Energy Management che, sfruttando la media tensione terrestre, gestisca in maniera intelligente il quantitativo necessario ad alimentare le navi.

Il convegno si è focalizzato in particolare sulle tecnologie adottate o in via di sperimentazione in altri porti europei ed extraeuropei per migliorare gli impatti provocati dalle navi da crociera, mercantili e traghetti. In questo contesto rientra una quarta tecnologia: quella del ‘cold ironing’, sistema che consente alle navi di spegnere i generatori ausiliari durante la ricarica elettrica in porto, azzerandone così l’inquinamento acustico e riducendone di oltre il 30% le emissioni di CO2 e di oltre il 95% quelle di particolato e di ossidi di azoto. L’espressione deriva dal gergo portuale che assimila la nave ad un enorme ferro da stiro “Iron”, mentre “Cold” indica la nave a motori spenti, e quindi fredda.

I relatori che si sono succeduti hanno illustrato come scienza e tecnica possono aiutare a risolvere il problema, suggerendo l’adozione di sistemi di elettrificazione delle banchine (Shore to Ship Power) che consentano alle navi in porto di prelevare energia dalla rete tramite l’installazione di una sottostazione in banchina equipaggiata con apparati di conversione di frequenza ad elevata potenza, ma anche l’installazione di sistemi in grado di depurare i gas di scarico dei motori diesel marini utilizzando acqua di mare o, ancora, alimentando i motori con gas naturale liquefatto (Lng). Inoltre il convegno è stato anche l’occasione per presentare il protocollo d’intesa a cui stanno lavorando Comune, Autorità portuale di Savona e Costa Crociere e il cui obiettivo sarà quello rafforzare la reciproca collaborazione sull’impatto del traffico crocieristico.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.