Messo a punto un processo di fabbricazione più veloce che richiede meno materiali e meno energia. Il risultato? Una sportiva bifuel che pesa il 90% in meno
(Rinnovabili.it) – Le auto ecologiche si stanno ritagliando uno spazio man mano più grande nel settore dei trasporti. Ma mentre guidarle comporta dei pro per l’ambiente, fabbricarle è ancora un processo piuttosto inquinante. Per affrontare il problema, il designer industriale Kevin Czinger ha fondato Divergent Microfactories, nuova società che ha affinato la tecnologia di stampa 3D per la realizzazione di Blade, primo prototipo di supercar bifuel stampato, mai realizzato al mondo.
“La società ha fatto passi da gigante nell’aumentare le sue conoscenze e adottare veicoli meno inquinanti e più ecologici. Il problema è che, mentre queste auto ora esistono, la loro produzione effettiva è tutt’altro che rispettosa dell’ambiente”, ha dichiarato Kevin Czinger, fondatore e CEO di Divergent Microfactories.
La società con sede a San Francisco, sta cercando di cambiare tutto ciò producendo eleganti auto sportive in cui non sia però sacrificata per l’estetica per “l’etica ecologica”. Per centrare l’obiettivo, il team di progettisti dell’azienda ha messo a punto un processo di auto-costruzione completamente diverso da quelli fino ad oggi realizzati: ha stampato un giunto a forma di nodo in alluminio, che collega pezzi di tubo in fibra di carbonio per dare forma al telaio della vettura. Lo stratagemma rende il processo di fabbricazione più veloce e richiede anche meno spazio per l’assemblaggio dell’automobile (da qui il nome “microfabbriche”). Secondo quanto riportato da Czinger, il metodo è in grado di ridurre drasticamente anche i materiali e l’energia necessari. Il risultato è Blade, supercar che pesa il 90 per cento in meno rispetto alle auto tradizionali, ma in compenso è più forte e robusta. La supercar vanta un motore bi-fuel (in grado di funzionare sia a metano che a benzina) da 700 CV e può andare da zero a 96 km l’ora in circa due secondi.
“Abbiamo trovato un modo per far sì che le automobili mantengano la promessa di ridurre drasticamente l’uso delle risorse e l’inquinamento generato dal settore manifatturiero e nel contempo di rendere la produzione di auto su larga scala economicamente accessibile alle piccole squadre di innovatori. E come dimostra Blade, lo abbiamo fatto senza rinunciare allo stile e sostanza”, ha concluso Czinger.
Sarà prodotto solo un numero limitato di modelli e la società fa sapere di non aver fissato ancora un prezzo. Divergent Microfactories ha anche annunciato l’intenzione di democratizzare la produzione auto. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione la propria piattaforma tecnologica ai piccoli imprenditori di tutto il mondo, permettendo loro di creare le proprie microfabbriche dove realizzare le proprie vetture.