Se l’UE rispettasse gli impegni sul clima, entro il 2030 raggiungerebbe una capacità di energie rinnovabili ben superiore alle attese
(Rinnovabili.it) – L’Europa potrebbe arrivare al 2030 con una capacità installata di energie rinnovabili pari al 50% del totale, ma solo se rispetterà gli impegni sul clima. Lo afferma una bozza di documento della Commissione Europea trapelato alla stampa, e precisamente in mano al Guardian.
Il testo afferma anche che dovrà essere accelerata, di conseguenza, la revisione programmata delle reti elettriche del continente, per rispondere a questa esigenza.
«Se gli obiettivi energetici e climatici dell’Unione Europea al 2030 venissero raggiunti, la quota di energie rinnovabili potrebbe raggiungere il 50% della capacità elettrica installata – dice il documento di consultazione, che verrà pubblicato il 15 luglio – Questo significa che le modifiche al sistema elettrico in favore della decarbonizzazione dovranno essere accelerate ancora di più».
L’UE si è posta l’obiettivo, sancito dall’ultimo Pacchetto Clima-Energia, di ridurre le emissioni del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere una quota di energie rinnovabili nel mix energetico pari al 27% del totale. Questo significa che sono compresi settori quali i trasporti, l’agricoltura e l’edilizia, che non necessariamente si basano sull’elettricità. Attualmente, circa un quarto dell’elettricità europea proviene da fonti rinnovabili.
Oliver Joy, uno dei portavoce della European Wind Energy Association (Ewea), ha accolto con favore la bozza del documento di consultazione comunitario, ma ha osservato che l’obiettivo del 27% per il 2030 non è vincolante. Questo fa sì che alcuni Paesi si impegnino talmente poco da mancare perfino gli obiettivi previsti per il 2020, che invece erano vincolanti. Joy ha chiesto alla Commissione di fornire un sistema di governance per le energie rinnovabili che impedisca agli “Stati cicala” di nascondersi dietro gli “Stati formica”.
Il documento propone anche il cosiddetto intraday cross-border trading dell’elettricità, cioè una attività di trading che si verifica nello spazio di un giorno tra diversi Paesi, attraverso l’acquisto di capacità di trasmissione sulle frontiere con la finalità di creare valore. Secondo la Commissione, in questo modo il dispacciamento dell’energia rinnovabile può avvenire senza necessità di accumulo.