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Eolico, il governo impugna la legge regionale del Molise

Il consiglio dei Ministri impugna la legge n.23 dello scorso 23 dicembre, sollevando il conflitto di competenza di fronte alla corte costituzionale

(Rinnovabili.it) – E’ stata impugnata dal CdM per vizio di costituzionalità la legge regionale n.23 dello scorso 23 dicembre recante la _Nuova disciplina degli insediamenti degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel territorio della Regione Molise._ La disposizione andava a modificare la precedente norma regionale e in particolare introduceva la definizione di siti non idonei all’istallazione di turbine per quelle aree e beni di notevole interesse culturale nonché per gli immobili o le zone dichiarate di notevole interesse pubblico.
Un’esclusione ritenuta dall’Anev, che ne riporta oggi la notizia, “aprioristica” e “fuori dalle specifiche previsioni delle linee guida nazionali”. Il governo come spiega oggi l’Associazione ha “ritenuto di sollevare il conflitto di competenza di fronte alla corte costituzionale in quanto la legge avrebbe, rispetto all’individuazione di aree non idonee per la realizzazione di impianti eolici, profili chiari di violazione della potestà legislativa”. Il contrasto sarebbe evidenziato e con quanto riportato dall’articolo 117 della costituzione ed in particolare il Governo “ritiene lesa la propria competenza legislativa sulla tutela della concorrenza e nell’ostacolo rispetto al raggiungimento degli impegni internazionali e comunitari assunti dallo stato in tema di fonti rinnovabili”.
Ai sensi delle linee guida ministeriali infatti le aree non idonee possono essere individuate con riguardo a specifici siti e non a categorie generalizzate di aree e solo nei confronti di istallazioni di determinate tipologie e/o dimensioni di impianti, “previo espletamento di una istruttoria approfondita che individui le specifiche aree particolarmente sensibili o vulnerabili”.