A Londra si può aiutare l'ambiente affittando le postazioni di co-working che fanno dell'ufficio sull'albero di Natalie Jeremijenko un emblema del greenbuilding
(Rinnovabili.it) – Tra le tendenze del greenbuilding una delle più attuali è la voglia di staccarsi dal terreno e costruire strutture sospese che sfruttano il fusto degli alberi come elemento portante. Quando si pensa a questi edifici non bisogna immaginare la classica casa sull’albero per i bambini ma veri e propri complessi architettonici dalle forme ricercate e dalla progettazione articolata. Uno di questi è TreeXOffice, l’ufficio di co-working che permette ai professionisti di Londra di sfoggiare il loro lato rinnovabile ed aiutare l’ambiente.
Chi sceglie di affittare una postazione per lavorare negli spazi progettati da Natalie Jeremijenko che ha collaborato con gli artisti Shuster + Moseley, Tate Harmer Architects e gli architetti dello studio Gensler, sceglie anche di sostenere le cause ambientaliste, in quanto il ricavato viene reinvestito nei parchi di Hackney e negli spazi verdi londinesi.
“Sviluppare l’Hoxton TreeXOffice è stata una straordinaria opportunità di creare un nuovo concetto di ufficio, cambiando il nostro modo di lavorare in città. Il progetto mette in evidenza la necessità di migliorare e utilizzare i nostri spazi verdi urbani in modi nuovi e divertenti per tutti.” Ha spiegato Rory Harmer dello studio Tate Harmer.
Il padiglione emblema del greenbuilding ha una struttura di carta compressa e pareti di policarbonato traslucido che permettono un costante ingresso di luce, aria e natura nello spazio interno, permettendo a chi decide di affittare questo spazio di lavorare in un ambiente rilassante e dimenticare il confine tra natura ed ufficio.
Attualmente le postazioni per lavorare nel padiglione sono 8 – tutte con accesso alla corrente elettrica ed alla rete wi-fi – ed è possibile organizzare anche piccole riunioni ed eventi privati mentre i gruppi comunitari possono affittare gratuitamente lo spazio nel fine settimana.
Il padiglione viene smontato e rimontato periodicamente ed è stato trasportato a Hoxton Square da Groundwork Londra, Artsadmin e da Hackney Council nell’ambito del progetto Park Hack.