Con il protocollo d'intesa firmato da ANCI, LND e ICS i comuni potranno richiedere mutui senza interessi per migliorare l'efficienza energetica degli impianti sportivi
(Rinnovabili.it) – Mancano quindici giorni per presentare i progetti per la messa in sicurezza e l’efficienza degli impianti sportivi, che potranno ottenere mutui senza interessi grazie al protocollo d’intesa siglato dall’Istituto per il Credito sportivo, la Lega Nazionale Dilettanti e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
C’è tempo fino al 30 giugno per inviare la domanda alla LDN mediante posta elettronica certificata. I comuni proprietari di impianti concessi ad associazioni e società sportive, potranno richiedere i mutui per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica degli stabili per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro.
Oltre che per l’installazione di impianti che sfruttano le energie rinnovabili, per abbassare i costi di gestione degli edifici saranno ammessi anche progetti di messa in sicurezza delle strutture. Gli interessi sono abbattuti grazie ai contributi concessi dell’Istituto fino ad un importo massimo di 100.000 euro.
Uno dei requisiti per l’approvazione del progetto è che nell’impianto sportivo del quale si deve migliorare l’efficienza energetica sia presente almeno un campo da calcio ad 11 in erba sintetica omologato dalla Lega nazionale dilettanti.
“Lo sport dilettantistico in Italia ha dimensioni di massa e il nostro Paese ha un vero e proprio patrimonio di associazionismo sportivo di base che coinvolge milioni di persone. E’ quindi una priorità sociale la messa in sicurezza e l’ammodernamento dell’impiantistica e l’accordo che presentiamo oggi va proprio in questa direzione: consentire ai Comuni di accedere a fondi di finanziamento che consentano di mettere in campo azioni di efficientamento”. Ha dichiarato il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino.
Le spese ammissibili per migliorare l’efficienza energetica degli impianti sportivi
I mutui a tasso zero concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo copriranno le spese di progettazione (se non superiori al 10% dell’importo complessivo), quelle per i materiali e la manodopera dell’intervento. Nel protocollo le tre associazioni dichiarano esplicitamente che “saranno ammissibili alle agevolazioni i progetti relativi ad impianti con qualsiasi superficie di gioco”.