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ETI, dall’Uk un grande progetto di sfruttamento delle maree

L'ETI cerca volontari che si impegnino alla realizzazione di uno dei maggiori progetti di sfruttamento del moto delle maree. Oltre a generare energia il progetto ha il fine di trovare soluzioni che rendano più economici gli impianti

(Rinnovabili.it) – L’ETI britannico, ossia _l’Energy Technologies Institute,_ sta avviando la ricerca di partecipanti per dare inizio, nei prossimi mesi, a un nuovo progetto su larga scala incentrato sull’energia marina.
Il partenariato pubblico-privato, che è sostenuto dal governo e da sei aziende industriali globali, sta progettando un investimento di vari milioni di sterline per lo sviluppo di un impianto di sfruttamento marino per genenrare energia ottenuta mediante la conversione del flusso delle maree.
“Noi stiamo finalizzando i dettagli di questo progetto, ma stiamo iniziando adesso la ricerca di sviluppatori di energia dalle maree, società di ingegneria civile e sottomarina e gruppi tra i principali nel campo delle forniture ingegneristiche che potrebbero lavorare con noi a questo progetto,” ha dichiarato il direttore esecutivo dell’ETI David Clarke.
Il progetto sarà fondamentale studiare, oltre che per la realizzazione di un progetto in grado di sfruttare il potenziale marino, per la ricerca di metodi in grado di ridurre i costi delle istallazioni e dei dispositivi.
“Le sfide chiave che abbiamo individuato per questo progetto includono la riduzione dei tempi e costi di installazione, massimizzare la produzione di energia e ridurre in modo significativo il costo dell’energia generata dai dispositivi in grado di sfruttare la forza delle maree,” aggiunge Clarke.
L’investimento mirerà dunque ad affrontare alcuni dei settori prioritari illustrati nel Marine Energy Technology Roadmap dell’ETI, messo insieme in collaborazione con l’Energy Research Centre britannico nell’ottobre scorso.

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