Conversazioni Video è il contest per aspiranti registi di documentari di arte, architettura e riciclo. Dal 19 al 23 ottobre le proiezioni alla Casa dell'Architettura di Roma
(Rinnovabili.it) – Conversazioni Video è giunto alla nona edizione e aspetta le proposte di tutti i video maker che vogliono partecipare al contest romano, che premia i migliori documentari sui temi dell’architettura, dell’arte e del riciclo.
Tutti gli aspiranti registi avranno tempo fino al 31 maggio per presentare i filmati, che verranno premiati da Art Doc Festival, l’associazione culturale volta alla promozione della divulgazione di arte, architettura e cinema attraverso i video.
Durante i cinque giorni del Festival Internazionale di Documentari, dal 19 al 23 ottobre, nella cornice della Casa Dell’Architettura, l’ex acquario di Roma, si potrà assistere gratuitamente alla proiezione dei e approfondire le proprie conoscenze sui temi del riciclo, del riuso creativo, della riconversione degli spazi pubblici, del ripristino e nuove modalità di utilizzo degli spazi abbandonati.
Assistere a questo contest è un modo immediato per assorbire attraverso le immagini i nuovi modi di pensare al greenbuilding, gli approcci interdisciplinari e le tendenze creative e sostenibili provenienti da tutto il mondo.
Come partecipare al contest Conversazioni Video
Tutti i video maker interessati potranno inviare la propria candidatura seguendo la procedura indicata sul sito dedicato all’evento. I video ammessi dovranno appartenere alle categorie “architettura”, “arte” o “usi e riusi”.
I documentari della categoria arte dovranno toccare i temi che hanno a che fare con la pittura, la scultura, la fotografia, le performaces, la land art, la grafica, il disegno, i restauri, le inchieste e le vite di artisti.
Nella categoria architettura invece verranno proiettati i video sulla progettazione, l’urbanistica, il restauro architettonico, il riuso degli spazi, il design e le vite di architetti.
Per quanto riguarda la categoria usi e riusi sono ammessi documentari che tratteranno di impiego di materiali di scarto nella realizzazione di opere d’arte, l’up-cycling (il riuso creativo di oggetti che hanno perso la loro utilità), le riqualificazioni di spazi a cura della cittadinanza attiva ed il ripristino di spazi riscoperti o riconvertiti.