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Vortici di zone morte stanno danneggiando l’Oceano Atlantico

Scoperti per la prima volta giganteschi gorghi ipo-ossigenati in mare aperto; si stanno muovendo verso ovest, dove potrebbero danneggiare intere popolazioni marine

Vortici di zone morte stanno danneggiano l’Oceano Atlantico

 

(Rinnovabili.it) – E’ allarme nelle acque dell’Oceano Atlantico dove un team di ricercatori ha scoperto la presenza di grandi vortici d’acqua che stanno danneggiando gli ecosistemi marini. Come si legge nello studio pubblicato sulla rivista Biogeosciences, questi gorghi sono caratterizzati da livelli di ossigeno estremamente bassi, al punto da non avere un precedente storico annoverato negli studi di di settore. Si tratta di vere e proprie “zone morte”, – spiegano i ricercatori provenienti da  Germania  e Canada  – le cui particolari condizioni precludono la vita praticamente a qualsiasi essere marino.

E, fatto ancora più allarmante, si stanno muovendo verso ovest, dove potrebbero esercitare il loro potenziale di devastazione su intere popolazioni marine. “Ciò potrebbe causare l’arrivo sulle coste di acque ipo-ossigenate  che possono tradursi in gravi stress sugli ecosistemi, provocando la morte della fauna ittica”, spiega Johannes Karstensen, autore principale dello studio e  ricercatore presso GEOMAR, il Centro per la ricerca oceanica di Kiel.

 

Il nuovo studio, ha scoperto che i livelli di ossigeno nei vortici sono di ben 20 volte inferiori rispetto a quanto precedentemente rinvenuto (ossia circa un millilitro di ossigeno disciolto per litro), rivelando un ambiente in cui praticamente nulla può sopravvivere. Questi gorghi vantano un’ampiezza 100-150 km e diverse centinaia di metri di profondità e, come spiegano gli studiosi, costituiscono una vera e propria prima volta: mai prima d’ora è stata rinvenuta in mare aperto una concertazione così importante di acqua ipo-ossigenata. Normalmente le zone morte sono molto comuni vicino ai litorali nei quali i fiumi sversano fertilizzanti e altre sostanza chimiche nell’oceano, scatenando la crescita di alghe. Quando queste muoiono, cadono sui fondali e vengono decomposte dai batteri, che consumano tutto l’ossigeno in questo processo. A causa della rotazione della Terra, i vortici si stanno facendo strada verso ovest, lentamente, nell’arco di mesi. Se non dovessero incontrare la terra ferma, i risultati potrebbero essere disastrosi.