Evans Wadongo ha inventato le lanterne solari che con i rottami metallici e pezzi di pannelli fotovoltaici illuminano il Kenya e combattono il cherosene
(Rinnovabili.it) – Un’altra lampada fotovoltaica si sta aggiungendo alla famiglia delle lanterne solari che vogliono sconfiggere il cherosene, carburante più utilizzato in Africa che causa incendi e malattie.
In Kenya vivono 45 milioni di abitanti, e solamente un quarto ha accesso alla rete elettrica. La maggior parte utilizza lampade al cherosene molto pericolose per illuminare le case dopo il tramonto. Sempre più spesso i progetti degli eco-designer cercano alternative green a questo dannoso carburante e l’ingegnere Evans Wadongo, ventinove anni, ha costruito MwangaBora, che in swahili significa luce buona.
Le lanterne solari MwangaBora
Questa lanterna fotovoltaica è realizzata con i rottami metallici ed i frammenti di pannelli fotovoltaici, che alimentano una batteria collegata ad una sorgente di luce LED, che può caricare anche cellulari e PC tramite un cavo USB.
Il giovane progettista ha sperimentato in prima persona i problemi che derivano dall’esposizione prolungata ai fumi del cherosene e per studiare anche dopo il tramonto ha subìto danni agli occhi, purtroppo irrimediabili. Oltre ai problemi di salute il cherosene nelle famiglie africane rappresenta una spesa consistente, che intacca notevolmente l’economia familiare.
“Per una famiglia che guadagna due dollari al giorno, il cherosene rappresenta circa il 40% delle spese giornaliere. Se riuscissero a risparmiare questa cifra, per loro farebbe davvero la differenza.” Ha spiegato.
Il progetto “Use Solar, Save Lives”, promosso nel 2004 dal designer, insegna praticamente alle famiglie povere come realizzare la propria lanterna, che viene regalata alle donne che possono camminare anche la notte sentendosi più sicure e fondare piccole imprese con i soldi risparmiati.
Ogni lampada tra costruzione, materiali e distribuzione costa circa venticinque dollari e ad oggi in Kenia circolano almeno 50.000 lanterne solari MwangaBora. Il progetto ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali l’International Seed Award nel 2011. Adesso Wagondo vorrebbe diffondere le lanterne solari negli altri Stati sub-sahariani: l’obiettivo è raggiungerne cinque entro il 2018.
Se le iniziative come questa si diffondessero in tutto il mondo le ricadute ambientali sarebbero notevoli. “Bruciare un litro di cherosene produce 2,6 kg di CO2 e, dato che un miliardo di persone nel Mondo lo usano tutti i giorni, si può immaginare l’entità delle emissioni nell’ambiente”, ha detto Wagondo.