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Gestione RAEE: con Ewit parte la collaborazione tra Ue e Africa

L’iniziativa mira ad arginare l’export illegale dei rifiuti tecnologici condividendo le best practices europee con quattro aree pilota del Continente africano

Gestione RAEE: con Ewit parte la collaborazione tra Ue e Africa

 

(Rinnovabili.it) – Nonostante la Convenzione di Basilea stabilisca che i rifiuti elettronici non possano uscire dai confini dei paesi Ocse, il mercato illegale dei RAEE ha realizzato in Africa un vero e proprio impero dello smaltimento clandestino. Secondo l’Unep, solamente nel 2009, dai paesi europei sono state spedite nel Continente Africano circa 220mila tonnellate di dispositivi elettrici ed elettronici, di cui due terzi diretti a discariche locali non controllate, miniere abbandonate e cave di ghiaia. Si tratta ormai di un meccanismo ben collaudato, la cui portata è destinata a divenire ancora più preoccupante in relazione alla crescita del mercato tecnologico. Ad offrire una soluzione pratica è oggi il progetto EWIT, iniziativa europea coordinata dal consorzio italiano ReMedia e al quale partecipano 24 prestigiosi partner internazionali, appartenenti al mondo della ricerca accademica, delle istituzioni locali e dell’industria. EWIT, acronimo di “e-waste implementation toolkit”, mira a realizzare il gemellaggio di quattro aree metropolitane africane con quattro europee al fine arginare il fenomeno dell’export illegale. In che modo? Riconvertendo i flussi provenienti dall’Europa in business legali.

Nella pratica questo vorrà dire la condivisione delle best practices europee per sviluppare sistemi efficaci di gestione e di valorizzazione dei RAEE nelle corrispondenti africane. Firenze (Italia), Anversa (Belgio), Oporto (Portogallo) e Vienna (Austria) sono le realtà comunitarie che porteranno la propria esperienza nella gestione dei rifiuti tecnologici nelle aree metropolitane di Choma (Zambia), Abidjan (Costa d’Avorio), Johannesburg (Sud Africa) e Kisii (Kenya). Grazie all’implementazione di un portale dedicato a queste eccellenze nella gestione RAEE, il progetto cercherà di offrire benefici concreti in termini sia ambientali sia di tutela della salute dei lavoratori impiegati nel settore. Il piano di lavoro comprende diverse fasi, che vanno dalla mappatura dei dati a disposizione e della capacità delle aree africane coinvolte nella gestione dei rifiuti tecnologici, alla raccolta e analisi dei casi di eccellenza, di processi e strumenti in grado di generare valore, fino alla realizzazione del portale sopracitato. Il toolkit aiuterà i comuni africani sia a sviluppare dieci e-waste management systems sia a definire obiettivi a medio termine legati all’incremento delle opportunità di riciclo e capaci di portare benefici economici rilevanti e misurabili. Il cambiamento degli stili di vita e dei pattern di consumo della classe media in Africa sta incrementando la composizione e il flusso di rifiuti nel continente.