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Legambiente denuncia: in Italia ancora troppo amianto

Con 4000 decessi l'anno i danni alla salute causati dall'aminato potrebbero toccare l'apice intorno al 2020. Ad oggi solo due Regioni hanno dato tempi precisi di rimozione del pericoloso composto metallico

(Rinnovabili.it) – Nonostante sia bandito dal 1992 l’amianto continua a circondarci. Anche a seguito dell’entrata in vigore della legge che dal 1992 obbliga le Regioni alle bonifiche dei siti e delle strutture contaminate troviamo l’amianto nelle canne fumarie e nei pavimenti vinilici ma anche nelle coperture dei tetti e nelle tubature.
In occasione della *Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto* che si celebra oggi, 28 aprile, Legambiente ha voluto sottolineare i dati contenuti nel proprio “rapporto”:https://www.legambiente.it/dettaglio.php?tipologia_id=14&contenuti_id=503 in cui si legge che solo 13 regioni italiane hanno approvato un *Piano Regionale per la Bonifica* e, anche lì dove il piano esiste, le azioni non hanno avuto seguito, ricordando che solo due Regioni hanno dichiarato una scadenza precisa per il completamento delle opere di bonifica: la Lombardia entro il 2016 e la Sardegna entro il 2023.
Secondo produttore a livello europeo e tra i principali consumatori di amianto l’Italia ospita ancora ben 32 milioni di tonnellate di asbesto (amianto) altamente cancerogeno e un miliardo di metri cubi di coperture in eternit sui tetti, parte del quale stava per essere eliminato grazie a quanto contenuto nel decreto Rinnovabili, bloccato dal Ministero dello Sviluppo. Per chi avesse eliminato le coperture in eternit era infatti previsto dal decreto un incentivo per provvedere alla sostituzione con moduli fotovoltaici, che sarebbero rientranti nel sistema di incentivazione stabilito dal IV Conto Energia e con una maggiorazione del 10% a vantaggio del consumatore.

“Pochi sanno che gli incentivi al solare sono forse la prima speranza per liberarci dalle coperture in eternit in pochi anni. È ora che il Governo metta fine alla farsa sugli incentivi bloccati dal decreto Romani – ha detto Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente – Non si facciano speculazioni sulla salute delle persone e si consenta davvero ai cittadini di accedere alle agevolazioni per eliminare la fibra killer da tetti e capannoni e scegliere i pannelli solari”.
Secondo i dati diffusi dall’Agenzia dell’OMS per la ricerca sul cancro (IARC) l’amianto, responsabile di circa 4000 decessi all’anno, se deteriorato non è mai innocuo, neanche a bassissime concentrazioni. “Per questi motivi Legambiente – continua Poggio – ha lanciato con la società “AzzeroCO2”:https://www.azzeroco2.com la campagna Eternit free, già partita con grande successo in molte provincie e regioni e presto anche a Milano e in Lombardia. Ci proponiamo insieme di salvare vite e di promuovere green economy, speriamo che il governo lo capisca e intervenga rapidamente per eliminare il tetto di potenza annuale per gli impianti installati sugli edifici e per introdurre un premio per la rimozione dell’eternit fisso e invariante accogliendo la proposta di APER dei 5 eurocent/kWh”.