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Ridurre i consumi delle reti di comunicazione fisse si può. Parola del CNIT

Quindici i partecipanti, tra operatori di telecomunicazioni, centri di ricerca, università e produttori di apparati di rete, al “low Energy COnsumption NETworks”

(Rinnovabili.it) – Meno un 50% nel breve-medio termine e un 80% nel lungo periodo: questi gli obiettivi di “Econet”:https://www.econet-project.eu/ (low Energy COnsumption NETworks), il progetto internazionale di ricerca che da ottobre 2010 sta studiando la modalità per rendere più efficienti ed ecosostenibili le reti di comunicazione fissa. Co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7 Programma Quadro (7PQ), Econet lavorerà *fino al 2013* per ri-pensare e ri-progettare le apparecchiature di rete cablata e le infrastrutture verso prospettive ad alto risparmio energetico sfruttando *le tecnologie di adattamento dinamico*.
Esistono due motivazioni principali che spingono alla ricerca una rete “verde”: quella ambientale, correlata alla riduzione dei rifiuti e l’impatto sulle emissioni di CO2 e quella economica, derivante dalla necessità degli operatori di ridurre i costi di mantenimento.

Il progetto è stato presentato al pubblico in occasione di _Fotonica 2011,_ la manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie di comunicazione ottica e fotonica. A fare gli onori il CNIT (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), coordinatore di Econet e dei 14 tra i maggiori operatori di telecomunicazioni, fornitori di reti e componenti e istituzioni accademiche partecipanti, come Alcatel-Lucent Italia Spa, Telecom Italia, Dublin City University e il Politechnika Warszawska.
“Man mano che il Future Internet prende forma, è sempre più chiaro che i consumi energetici saranno critici sotto diversi aspetti, da quelli strettamente economici a quelli ambientali” – ha dichiarato il Prof. Raffaele Bolla, coordinatore del progetto e responsabile del laboratorio di Telematica e Reti di Telecomunicazioni (TNT) dell’Università degli Studi di Genova. “Gli obiettivi che si pone il progetto sono particolarmente sfidanti, ma sono certo che grazie al coinvolgimento degli altri partner, la cui competenza è riconosciuta nei rispettivi ambiti, verranno raggiunti con successo e contribuiranno in modo sostanziale a rendere ‘verde’ l’Internet del futuro”.