Approvata da parte del Consiglio provinciale della legge sulle piccole e medie derivazioni idroelettriche
L’assessore Richard Theiner esprime grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio provinciale della legge sulle piccole e medie derivazioni idroelettriche. “La nuova regolamentazione della materia – commenta – porterà ad un utilizzo sostenibile delle risorse idriche e ad una maggiore tutela dell’ecosistema grazie ad un sistema più trasparente e meno burocratizzato”.
Secondo l’assessore Richard Theiner, la legge sulle piccole e medie derivazioni idroelettriche rappresenta un “grande passo in avanti in un’ottica di sostenibilità”, reso possibile principalmente dall’impegno degli esperti che hanno partecipato al tavolo sull’energia. Una grande novità è rappresentata dal fatto che in futuro le medie derivazioni idroelettriche saranno considerate di interesse pubblico, e l’esperienza maturata nel corso degli anni ha mostrato che, soprattutto nelle zone periferiche, le medie derivazioni hanno un ruolo fondamentale a garanzia dell’approvvigionamento energetico. “In questo modo – aggiunge Theiner – da un lato sarà possibile procedere agli espropri dei terreni necessari se non vi sarà l’intesa, e dall’altro saranno previsti investimenti ambientali a favore di Comuni e Provincia come misure di compensazione a beneficio di tutta la collettività”.La legge pone inoltre grande attenzione alle questioni legate all’ecosistema: saranno accolti solo progetti compatibili con il piano di tutela delle acque, e nella valutazione degli stessi verrà dato molto peso alla qualità ambientale. Altri passaggi centrali del provvedimento sono poi considerati l’abbattimento della burocrazia, e la garanzia di maggiore concorrenza e trasparenza. La nuova legge classifica come piccole derivazioni quelle con potenza installata inferiore ai 220 Kilowatt, mentre le medie derivazioni sono quelle comprese tra i 220 e i 3000 Kilowatt. Attualmente in Alto Adige le piccole centrali (fino a 220 kW) sono 815 per una produzione annua di 192 milioni di kWh pari al 3,2% del totale, mentre le 151 centrali “medie” (tra 220 e 3000 kW) rappresentano il 13,3% della produzione energetica provinciale con oltre 806 milioni di kWh annue.Per l’applicazione concreta della legge, la Giunta provinciale attuerà una serie di delibere che indicheranno i dettagli tecnici su investimenti ambientali, risarcimenti e compensazioni per gli investimenti effettuati dai concessionari uscenti, e obblighi da seguire per la sicurezza degli impianti. Entro fine giugno, inoltre, dovrebbero essere pronti anche i nuovi criteri per la tutela delle acque, con l’individuazione in dettaglio di quali tipologie di risorse idriche dovranno essere considerate di pubblico interesse e dunque non utilizzabili a scopi idroelettrici. (Fonte: Provincia di Bolzano)