Arriva il nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia: a un mese dalla COP20 di Lima è tempo di lanciarsi verso la decarbonizzazione
(Rinnovabili.it) –È uscito Energy, Climate Change and Environment, il nuovo rapporto IEA sulla decarbonizzazione del settore energetico, con cui l’ Agenzia internazionale per l’energia cerca di dare una spinta verso l’attuazione degli accordi di riduzione dei gas serra, i cui contorni sono stati delineati durante i recenti negoziati sul clima della COP20 peruviana. La pubblicazione della IEA intende organizzare le politiche di decarbonizzazione energetica che potrebbero aiutare a mitigare gli impatti climatici.
Il report include suggerimenti su alcuni punti: come accelerare la decarbonizzazione degli impianti nelle nazioni che hanno puntato maggiormente su questo tipo di infrastrutture (ad esempio tramite prepensionamento, retrofitting e conversioni), come implementare efficaci sistemi di scambio delle emissioni e come politiche di depurazione dell’aria possono contribuire a mitigare i cambiamenti climatici.
L’ultimo World Energy Outlook ha mostrato che la decarbonizzazione dell’energia globale richiede non solo un maggiore investimento in energie pulite, ma anche nuove politiche in materia di infrastrutture esistenti e vincoli per gli impianti ad alta emissione, come ad esempio le centrali a carbone (una delle necessità più pressanti). Il nuovo rapporto entra nello specifico di alcune tra queste politiche, che oggi vengono attuate o anche solo prese in considerazione in Europa, Australia, Cina, Canada e Stati Uniti.
Uno dei focus proposti dal rapporto si occupa di analizzare le strategie con le quali Cina e Stati Uniti – i due più grandi emettitori al mondo – stanno approcciando alla decarbonizzazione del settore energetico. Gli sforzi da parte dei cinesi per migliorare la cattiva qualità dell’aria, caratteristica delle sue grandi città, potrebbero anche contribuire a ridurre le emissioni di gas serra, ma la nazione deve strutturare le sue politiche per affrontare singolarmente entrambi gli obiettivi. Sul fronte USA, l’amministrazione Obama ha invece finalmente applicato tetti all’inquinamento atmosferico per il medio periodo, stabilendo un taglio del 26-28% della quantità di CO2 emessa nel 2005.