I consumatori sembrano pronti a tuffarsi nella mobilità elettrica. Dai dati emersi la tecnologia preferita rimane la plug-in, con la necessità che le infrastrutture vengano presto aggiornate e ampliate
(Rinnovabili.it) – Secondo un sondaggio condotto a livello mondiale dai consulenti della Accenture, la maggior parte dei settemila intervistai sarebbe disponibile e pronto *all’acquisto di un veicolo plug-in*. Dallo studio scaturito, intitolato “Plug-in electric vehicles: changing perceptions, hedging bets”:https://www.accenture.com/SiteCollectionDocuments/PDF/Resources/Accenture_Plug-in_Electric_Vehicle_Consumer_Perceptions.pdf, si evince come il 60% degli intervistati sarebbe disposto, al prossimo acquisto, a comprare una automobile elettrica plug-in mentre il 68% dei consumatori ha espresso l’intenzione di farlo entro i prossimi tre anni.
All’interno del campione di intervistati cinesi il 96% si è dichiarato ‘probabilmente’ o ‘certamente’ intenzionato all’acquisto di un veicolo elettrico nei prossimi tre anni anche se tutto questo, avvertono gli intervistatori, potrebbe rivelarsi un problema qualora non venissero predisposte le infrastrutture necessarie a garantire, ad esempio, le ricariche per le batterie.
“La domanda incerta di veicoli elettrici plug-in e il loro impatto sulla rete elettrica significa che i fornitori di energia si troveranno a dover scegliere tra il rischio di sovraccarico della rete e la necessità di investimenti in infrastrutture di grandi dimensioni, o di rapido spiegamento di tecnologie intelligenti che gestiscano in modo proattivo la domanda locale di energia elettrica e la fornitura “, ha dichiarato Alonso Matias di Accenture.
*Tra nuove tecnologie ed esigenze di guida* Secondo l’indagine di Accenture, due terzi dei conducenti non sarebbe disposta a lasciare in mano alle utilities o agli operatori la possibilità di decidere quando possono caricare i propri veicoli elettrici, mentre più della metà ha dichiarato l’intenzione di collegare i veicoli elettrici solo nel momento in cui la ricarica diventi necessaria piuttosto che ogni volta che viene parcheggiata – il che potrebbe rappresentare una difficoltà per gli operatori che gestiscono e posizionano le stazioni di rifornimento attualmente in fase di sperimentazione in molti stati.
Al contempo la tecnologia conosciuta come *battery swapping* ovvero la sostituzione rapida di una batteria scarica con una carica in apposite aree di scambio, come sperimentato da Better Place, sembra sia ancora impopolare, con oltre il 60% degli intervistati che preferirebbe veicoli con tecnologia di ricarica plug-in.
E mentre l’85% dei partecipanti al sondaggio crede che nessuno dei veicoli elettrici al momento offra batterie in grado di soddisfare le esigenze di guida, il 71% dice di preferire l’idea di ibridi plug-in, che possono anche funzionare con benzina o diesel. Una volta al volante, ha specificato Alonso, i guidatori sceglieranno se preferire un veicolo completamente elettrico o con tecnologia swapping ma a questo punto sarà necessario un sistema di infrastrutture che garantisca la ricarica sicura e veloce.