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Giardino botanico o aeroporto? Al via i lavori per il Changi di Singapore

Una cascata da 30 metri, un percorso botanico con tanto di giardino pensile e 'forest valley', per l'insolita espansione dell'aeroporto Changi di Singapore

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(Rinnovabili.it) – Sono iniziati i lavori per la costruzione della nuova sorprendente aggiunta di Moshe Safdie  all’aeroporto Changi di Singapore.

Soprannominato “project jewel” lo sviluppo trasformerà il principale hub della città stato in uno spazio d’incontro pubblico, con negozi servizi ed un incredibile ed innovativo ecosistema verde, il tutto inserito sotto una gigantesca cupola vetrata.

Più che un terminal, i 134.000 mq della nuova aggiunta all’aeroporto di Singapore sono pronti a diventare una vera e propria serra a disposizione della città, un parco naturale completato da una cascata di 40 metri, la Rain Vortex, che dall’oculo centrale della cupola sfocia in una fontana interna all’edificio. All’interno dell’edificio progettato da Safdie i passeggeri in attesa o gli abitanti stessi di Singapore potranno attraversare il giardino botanico seguendo il “forest valley” un percorso appositamente studiato e che attraversa il sito.

 

Singapore 2

 

“Questo progetto ridefinisce e reinventa il concetto di aeroporto. Il nuovo paradigma rappresentato dall’aeroporto gioiello Changi è quello di creare un luogo di incontro diverso e significativo che funge da porta di accesso alla città ed al Paese, a complemento del commercio e dei servizi, con attrazioni e giardini per i passeggeri , per i dipendenti dell’aeroporto, e per la città in generale”, ha spiegato l’architetto Moshe Safdie.

 

La cupola creerà uno spazio centrale che pone l’accento sull’ambiente naturale, mentre un anello di colonne arboree sarà posizionato lungo i bordi del ‘canopy park’, il giardino pensile che corona la struttura e progettato in collaborazione con i paesaggisti di PWP landscape architecture.

Dopo il  Gardens by the Bay, il maxi complesso carbon neutral per i giardini botanici di Marina South, Singapore ancora una volta si proietta verso il futuro, rivoluzionando completamente le idee architettoniche tradizionali.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.