Vincitore del Premio Abitare Verde for EXPO2015, EDIMARE è il primo isolante 100% naturale ottenuto combinando pura lana vergine dei pecora con la posidonia spiaggiata
(Rinnovabili.it) – Dall’unione di agricoltura ed architettura è nato EDIMARE, un innovative isolante 100% naturale prodotto combinanto pura lana di pecora sarda con la posidonia marina spiaggiata.
Vincitore, per la categoria “Prodotti” del premio Abitare Verde for EXPO2015 “Architettura e Agricoltura insieme per nutrire il pianeta”, promosso da Pentapolis Onlus nell’ambito del Salone del Gusto-Terra Madre, la manifestazione di Slow Food organizzata al Lingotto Fiere di Torino, EDIMARE-Edilana è uno dei primi prodotti in Italia ad essere stato valutato secondo il metodo Greenwashing Free, aprendo una strada inedita sia per i progetti che per i materiali coibenti dell’edilizia.
Oltre 100 isolanti naturali già presenti sul mercato sono stati analizzati dalla giuria e valutati sia in base all’efficacia tecnica, considerata prioritaria, che in merito all’assenza di materie prime di origine fossile o di altre risorse non rinnovabili nella composizione del prodotto edile, ai luoghi e agli stabilimenti di produzione, all’origine e alla provenienza delle materie prime, agli impatti idrogeologici, ai conflitti o le sinergie con l’agricoltura, alla sostenibilità economica ed alla comunicazione adottata nei confronti dei consumatori.
Solo EDIMARE-Edilana ha però soddisfatto tutte le richieste e le aspettative della giuria confermandosi uno dei migliori prodotti per la bioedilizia.
L’isolante con il cuore di mare
Si tratta di un pannella 100% in fibre naturali composto da pura lana vergine di pecora sarda unita alla lana di mare (fibra di legno delle foreste marine del Mar Mediterraneo) ottenuta dalla lavorazione industriale della posidonia spiaggiata risparmiandola così alla discarica. Il merito della realizzazione di EDIMARE va a Edilana, l’industria sarda da anni impegnata sul fronte della bioedilizia e che per prima ha impiegato pura lana vergine di pecora sarda per la realizzazione di isolanti per l’edilizia.
I numerosi studi condotti su EDIMARE-Edilana hanno confermato le molteplici potenzialità di questo materiale, in grado di proteggere dal freddo e dal caldo le nostre abitazioni con un’efficienza superiore del 20% rispetto agli isolanti ottenuti a partire dal legno o dai suoi derivati.
A questo si aggiunge la resistenza del prodotto nel tempo, la tracciabilità totale delle materie prime, delle filiere, dei processi produttivi, la competitività economica, la custodia del territorio e della biodiversità.
Da rifiuto a risorsa nel rispetto della biodiversità
“Il settore delle costruzioni è quello che consuma più energia primaria per lo più non rinnovabile ed è responsabile di un forte impatto ambientale con ripercussioni gravi sull’agricoltura”, ha sottolineato il presidente di Pentapolis Onlus Massimiliano Pontillo. Con EDIMARE questo processo viene completamente trasformato, riunendo in un solo prodotto materie prime in esubero generate dalla natura.
Ogni anno infatti la posidonia si depositano sui litorali italiani ricoprendo le spiagge. Oltre a essere indice di mare pulito la presenza di questa pianta marina evita l’erosione della coste, tuttavia l’eccedenza di posidonia spiaggiata può arrivare a causare danni non indifferenti all’ecosistema ambientale. E’ qui che si inserisce Edilana ed il processo di produzione di EDIMARE: in sinergia con i Comuni Costieri interessati, anziché convergere in discarica, le egagropili vengono raccolte a mano per salvaguardare l’habitat e indirizzate agli stabilimenti di Edilana.
Una volta lavorata, questa lana di mare viene unita alla lana di pecora, ovviamente ottenuta dall’eccedenza dalle tosature, dando vita a EDIMARE.
Certificazione di qualità
I prodotti EDIMARE hanno ottenuto la certificazione ANAB e ICEA, la medesima che certifica i prodotti bio dell’agroalimentare, testimoniando così la possibilità di passare ad un nuovo modo di concepire l’edilizia.
“La giuria del premio Abitare Verde ha analizzato il nostro prodotto come si analizza un pomodoro, valutando il luogo di produzione e le persone che lo producono, la provenienza delle materie prime e le ricadute sull’ambiente e la filiera. Un approccio in cui ci riconosciamo, anche perché da sempre la nostra mission industriale è legata al produrre a km corto e al trasformare le eccedenze dell’agricoltura in prodotti di eccellenza per l’architettura”, ha spiegato il team di tecnici di EDIMARE, guidato dall’ing. Simona Ortu.