L’impianto, che avrà sede nella città cinese sud-orientale di Hangzhou, a regime dovrebbe processare quasi 240.000 litri l'anno di olio esausto
L’impianto, che avrà sede nella città cinese sud-orientale di Hangzhou, a regime dovrebbe processare quasi 240.000 litri l’anno di olio esausto. Il progetto mira a consentire ai due costruttori di aerei di testare la fattibilità di una bio-produzione a basso costo eliminando uno dei rifiuti più preoccupanti delle metropoli cinesi, il cosiddetto “gutter oil” o “olio di gronda”. Con questo nome si identifica l’olio ottenuto trattando (vale a dire filtrando e bollendo) gli avanzi liquidi dei ristoranti, i residui dei canali di scolo degli oli stessi e i rifiuti dei macelli. Un’allarmante inchiesta dell’Oriental Daily del 30 giugno 2010 ha rivelato infatti l’esistenza di gigantesca rete criminale di produzione e vendita di tali oli a Pechino. Ma situazioni che coinvolgono la raffinazione di olio proveniente dagli scarti dei ristoranti sono state segnalate in tutta la Cina, a causa degli alti profitti che possono generare e nel mese di settembre 2012 è stata avviata un’indagine in per accertare l’utilizzo o meno del gutter oil come materia prima nel settore farmaceutico cinese.