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Pefc, la filera boschiva sostenibile tocca quota 500

Sono sempre di più le realtà certificate Pefc, con un aumento del 10% rispetto al 2010. A guidare la filiera sostenibile italiana il nord, dove si trova l'80% delle aziende certificate

(Rinnovabili.it) – Aumenta l’attenzione per le risorse verdi e proprio in concomitanza con la celebrazione dell’anno che l’Onu ha dedicato alle foreste la filiera sostenibile italiana del legno supera quota 500 iscritti. Non sono solo ditte boschive a far parte del “*Pefc*”:https://www.pefc.it/, il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile, vi hanno infatti aderito cartiere, tipografie, case editrici, aziende edili e mobilifici che insieme stanno combattendo la deforestazione e l’abbattimento dei patrimoni boschivi garantendo ai consumatori un acquisto in linea con il rispetto e la tutela ambientale.
Le realtà certificate nel nostro Paese hanno superato quota 500, in crescita di oltre il 10% rispetto al 2010, lo hanno comunicato ieri i vertici del Pefc Italia ribadendo che neanche la crisi economica sembra arrestare la consapevolezza delle aziende circa l’importanza di una gestione rispettosa del patrimonio verde. Quindi attualmente non è solo chi gestisce i boschi ad essere certificato ma anche chi taglia la legna (6% delle realtà certificate) ma anche le segherie (17%), le aziende che lo utilizzano per le costruzioni (10%), le cartiere che impiegano la fibra di cellulosa per la carta (9%), editori e tipografie (11%), mobilifici (14%), imballaggi e pallet (7%). Tutte realtà che investendo nella filiera sostenibile del legno stanno dandosi un’occasione in più per continuare a lavorare in armonia con l’ambiente senza danneggiare il patrimonio boschivo con una crescente attenzione anche da parte dei consumatori che fanno sempre più attenzione a cosa acquistano.

“La crescente esigenza dei consumatori di poter disporre di prodotti a base di legno proveniente da boschi gestiti in maniera corretta e sostenibile, sta spingendo la richiesta di prodotti certificati verso livelli mai riscontrati nel passato – ha dichiarato Antonio Brunori, segretario generale PEFC Italia –“Rimane comunque il fatto che i valori potenziali sono altissimi: Federlegnoarredo calcola siano 78.000 le aziende di trasformazione del legno, mentre Assocarta stima intorno a 5.000 le aziende della filiera della carta. Ci auguriamo che ci sia un incremento delle politiche verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni (il Green Public Procurement – GPP), perché crediamo siano un traino importante per la diffusione degli acquisti etici e responsabili e della sensibilizzazione verso il settore dell’industria di trasformazione di carta e legno”. Il Piano di Azione Nazione sugli acquisti verdi, in vigore dal 2009 dietro Direttiva comunitaria, rimane applicato da una piccola parte delle Pubbliche Amministrazioni e la certificazione forestale è uno degli strumenti di garanzia che danno punteggi ecologici premianti alle aziende per vincere le gare d’appalto pubbliche.”
Ma in un panorama di legalità e trasparenza si evidenzia però una nota negativa: la cattiva e disomogenea distribuzione delle realtà certificate Pefc sul territorio maggiormente diffuse al nord dove si trova l’80% del totale e solo il 2% registrato al sud.