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Energia: nel MENA il green future dipende dalle sovvenzioni

Lo ha rivelato un rapporto del MENA, le sovvenzioni dedicate ad energia e riduzione dell'inquinamento potrebbero aumentare la crescita nella regione

energia(Rinnovabili.it) –La riforma delle sovvenzioni riservate all’energia potrebbe rilanciare la crescita e stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro nei paesi del Medio Oriente e nel Nord Africa (MENA). Lo ha annunciato la Banca Mondiale nel  Middle East and North Africa Economic Monitor sottolineando una probabile crescita regionale media del 4,2 per cento nel 2015, leggermente più favorevole rispetto ai dati 2013-2014, dando maggiore sicurezza agli stati e allentando così le tensioni politiche migliorando la fiducia degli investitori in Egitto e Tunisia.

 

I conflitti violenti in Siria, Iraq, Gaza, nello Yemen e la Libia con le loro ricadute in Libano e Giordania potrebbero rendere le prospettive economiche del MENA desolanti “, ha dichiarato Inger Andersen, Vice Presidente Regionale della Banca Mondiale per il Medio Oriente e Nord Africa. “Ma l’enorme potenziale della regione – la sua popolazione giovane e istruita, la posizione strategica e le risorse naturali – rende imperativo che il mondo sostenga una inversione di tendenza”.

 

I conflitti che stanno funestando la Siria, lo Yemen e la striscia di Gaza bloccheranno la crescita di questi paesi per il 2015 e nei paesi in transizione, la crescita è stimata fino a 3,1 per cento in Egitto, il 2,7 per cento in Tunisia e il 4,6 per cento in Marocco, ma una riforma contenente sovvenzioni in grado di stimolare investimenti nazionali ed esteri in grado di stimolare la crescita sostenibile.

Per queste ragioni l’Economic Monitor del MENA ha dato particolare attenzione ai sussidi energetici presenti nei paesi della regione, che sta vivendo una crescita inferiore rispetto al potenziale, un alto livello di inquinamento atmosferico e di congestione urbana oltre  alla scarsità di acqua che sta danneggiando l’agricoltura.

Le sovvenzioni per l’energia e la limitata concorrenza incoraggiano la produzione ad alta intensità di capitale, scoraggiando il lavoro e l’occupazione, e favorendo un elevato tasso di disoccupazione nella regione” ha dichiarato Shanta Devarajan, Chief Economist per il Medio Oriente e Nord Africa Region della Banca Mondiale. “Con i prezzi dell’energia più elevati, le risorse dovrebbero spostarsi verso la produzione di luce e altri settori ad alta intensità di manodopera, nonché verso le imprese più giovani, più dinamiche”.