In totale sono risultati fraudolenti 1.919 operatori che avevano certificato l’allaccio alla rete del loro impianto prima dell’avvio del nuovo e ridotto regime solare. Al Ministero dell’Industria l’ultima parola
(Rinnovabili.it) – La Commissione nazionale per l’energia (CNE) spagnola ha sospeso l’erogazione degli incentivi statali a 360 impianti solari. In diversi casi, infatti, gli operatori non sembrano essere riusciti a dimostrare di aver collegato la propria centrale fotovoltaica alla rete elettrica entro il 30 settembre 2008, data che segnava il passaggio dal vecchio al nuovo Feed in Tariff nazionale. Come era comprensibile l’entrata in vigore a partire dal 1° ottobre 2009 del nuovo regime, che applicava un taglio del 30% agli incentivi erogati, causò un vero e proprio boom di domande presentate al CNE. Il provvedimento sanzionatorio porta il numero di progetti esclusi dal “conto energia” a 1.919 su 8.185 impianti indagati, ponendo fine alla fase di inchiesta sulle domande di sussidio fraudolente.
Allo stato attuale, le sospensioni sono soltanto ‘precauzione’ fino a quando la sentenza non sarà resa definitiva con la ratifica del Ministero dell’Industria anche se 855 operatori dei 1.919 scoperti hanno già accettato il verdetto dell’Authority spagnola accettando di ricevere la tariffa incentivante più bassa (0,326 euro per kWh). Questo accordo li proteggerà dalla minaccia di perdere il pagamento dell’intero contributo qualora fossero riconosciuti colpevoli di dichiarazioni fraudolente.