Il progetto quinquennale SCALES ritiene fondamentale, per la salvaguardia della biodiversità, collegare le aree Natura 2000 per favorire la migrazione delle specie
Concentrando gli studi sulla Rete europea Natura 2000, che comprende 26mila aree terrestri per una superficie totale del 17,5% dell’Ue andando a rappresentare la più grande riserva naturale del pianeta la relazione ha evidenziato una reale mancanza di collegamenti tra le varie parti. Aumentare il livello di comunicazione tra le aree Natura 2000 potrebbe infatti mettere in evidenza le criticità da risolvere e le priorità per la sopravvivenza e la riproduzione delle specie presenti. Questo problema, ha suggerito SCALES, potrebbe essere risolto collegando le aree più piccole alle più grandi in modo da permettere lo spostamento degli esemplari per garantirne il benessere e provvedere anche a mantenere in forze l’economia. Per favorire lo scambio tra le aree si è pensato quindi al posizionamento di strutture naturali come siepi che pur delimitando le aree garantiscono la migrazione delle specie e proteggono dall’erosione il suolo fungendo anche da habitat per gli insetti impollinatori.
Tutti i risultati del progetto SCALES, oltre che nella relazione finale, sono state inserite all’interno di uno strumento interattivo facile da usare, pensato per essere utilizzato dai decisori politici e da chi si occupa di elaborare strategie di conservazione fornendo mappe e dati relativi alla biodiversità. Con un bilancio totale di quasi 10 milioni di euro, il progetto SCALES è uno dei più grandi progetti di ricerca sulla biodiversità svolti in Europa, con studi di casi regionali nel Regno Unito, in Finlandia, in Polonia, in Francia e in Grecia.