Ad UnoMattina Estate si è parlato di Pipenet, rete di trasporto merci con la capacità di abbattere il volume del trasporto su gomma. Ospite in Studio Mauro Spagnolo, Direttore di Rinnovabili.it
(Rinnovabili.it) – Il trasporto merci su gomma è ancora oggi la modalità più diffusa in Italia. Lento, inquinante e pericoloso potrebbe essere presto sostituito da un sistema alternativo altamente innovativo, Pipenet, la rete di trasporto che sfruttando un motore elettrico lineare permette alle merci di viaggiare alla velocità di 1500 chilometri al secondo. Ne hanno parlato venerdì in studio, in diretta ad UnoMattina Estate, il Professor Cotana dell’Università di Perugia e il Direttore del quotidiano Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo.
Pipenet composto essenzialmente da un tubo all’interno del quale si fa viaggiare la merce, per funzionare sfrutta un motore elettrico lineare che, al contrario della propulsione utilizzata nei vecchi sistemi di posta pneumatica, crea un’onda magnetica in grado di sollevare e spingere il carico da portate a destinazione. Questo sistema riesce a sviluppare la incredibile velocità di 1500 km orari e permette di spostare una tonnellata di merce al secondo impiegando pochissima energia. Al contrario della posta pneumatica, infatti, all’interno dei tubi è stata eliminata l’aria e quindi l’attrito, causa dell’elevato consumo energetico. In più l’energia della frenata viene recuperata, abbassando ulteriormente i consumi ed aumentando l’efficienza del sistema.
I tubi che compongono la pipenet possono essere interrati, affiancati ad infrastrutture già esistenti e anche posizionati sott’acqua garantendo la riduzione del volume di merci trasportato su gomma e dell’inquinamento correlato.
I costi della costruzione di una simile rete, ha specificato il Professor Cotana, si aggirano intorno ai 2 milioni di euro per chilometro, ed è proprio per questo che si spera nel finanziamento sia da parte di enti pubblici che privati, così da poter accelerare la realizzazione di una pipenet tutta italiana con la garanzia di riuscire a trasportare “via tubo” circa il 70% di quanto oggi viaggio nei tir.
A chiarire quale sia oggi l’impatto del trasporto merci su gomma nel nostro paese Mauro Spagnolo, direttore di Rinnovabili.it, ricordando che ad oggi l’Italia vanta il triste primato di trasportare il 94% delle merci che utilizziamo quotidianamente su gomma, con un inquinamento correlato che andrebbe al più presto ridotto per il benessere dell’ambiente e la riduzione del traffico su strade e autostrade. A livello mondiale poi il trasporto su gomma rappresenta una delle maggiori fonti di smog, ed è per questo che pipenet potrebbe rappresentare una valida alternativa per il settore del trasporto merci, soprattutto se ad alimentare i motori elettrici fosse energia prodotta da fonti rinnovabili.
Sarebbe infatti interessante, ha proseguito Spagnolo, valutare il reale impatto ambientale di un tale sistema di trasporto, che potrebbe essere vantaggioso posizionare sia sotto il livello del mare, sia parallelamente alle attuali direttrici di trasporto. Pensando al futuro inoltre sarebbe interessante capire quali vantaggi deriverebbero dal collegamento di paesi sviluppati con aree del mondo in difficoltà, nella speranza di riuscire a garantire l’invio di merci di sostentamento in breve tempo.