I migliori istituti scientifici europei riuniti nell’alleanza che condizionerà i principali temi di ricerca in ambito climatico per l'Europa 2020
(Rinnovabili.it) – Rafforzare, espandere ed ottimizzare le capacità della ricerca europea sul clima tramite la condivisione delle conoscenze e delle infrastrutture di ricerca nazionali. Questo quanto si propone di fare la neonata European Climate Research Alliance (ECRA), coalizione degli 8 centri di ricerca leader nel settore climatico. Creata seguendo il medesimo approccio impiegato per EERA, l’European Energy Research Alliance, la nuova alleanza mira a creare un network consolidato di istituti scientifici a rappresentanza di quegli Stati membri dell’Unione Europea più attivi sul fronte climatico-ambientale, attraverso cui operare indirizzando il prossimo programma quadro di ricerca ed innovazione “Horizon 2020”. Le nazioni oggi rappresentate sono Germania (capofila del progetto), Svezia, Norvegia, Danimarca, Italia, Spagna, Olanda e Finlandia, ma l’Alleanza sta già valutando la partecipazione di altri centri di ricerca come lo svizzero Center for Climate Systems Modeling e l’austriaco Wegener Zentrum für Klima und Globalen Wandel. Per il Belpaese è ancora una volta l’eccellenza dell’Enea ad entrare in gioco e a partecipare quindi al progetto. “ECRA – si legge nella nota stampa rilasciata dall’Agenzia nazionale – vuole impegnarsi nell’integrazione durevole, di lungo termine, delle eccellenti (ma spesso frammentate) capacità di ricerca europee in modo da ottimizzare l’uso delle risorse umane, la capacità osservativa, i modelli (dal globale al regionale), l’interazione tra osservazioni e tecnologie (satelliti, nuove misure, ecc.), le attività di campo e le infrastrutture massimizzando cosi l’impatto dei risultati scientifici e rinforzando lo spazio europeo della ricerca sui cambiamenti climatici”. La presentazione ufficiale di ECRA avverrà il 4 ottobre 2011 presso il Parlamento Europeo.