Presentato il pacchetto riguardante fiscalità ecologica, clima e energia, agricoltura sostenibile, risorse idriche, rifiuti, crescita e occupazione verde
(Rinnovabili.it) – Quest’anno gli Stati Generali della Green Economy si terranno il 5 e 6 novembre 2014 nel corso di Ecomondo-Key Energy – Cooperambiente (Rimini) e saranno dedicati al tema “Imprese e lavori per una green economy”. Prima dell’evento una lunga serie di lavori si dedicheranno all’elaborazione di una piattaforma programmatica per lo sviluppo di una green economy frutto, anche stavolta come lo scorso anno, di un processo aperto e partecipativo. Il primo incontro si è svolto oggi con l’elaborazione da parte del Consiglio Nazionale della Green Economy di serie di proposte sui temi strategici dell’economia verde. Un pacchetto di misure su sei argomenti clou, dalla fiscalità ecologica all’agricoltura sostenibile, dai green job alle risorse idriche, passando per clima ed energia. Vediamo nel dettaglio cosa ha proposto il Consiglio.
1. Introdurre misure europee di fiscalità ecologica: la proposta prevede di identificare e rimuovere i sussidi pubblici dannosi per l’ambiente e di dare attuazione agli indirizzi di contabilità ambientale per misurare il valore del capitale naturale e dei servizi eco-sistemici. Si suggerisce anche di varare un programma di riforma della fiscalità generale integrato con quella ambientale promuovendo una valutazione dell’efficacia degli strumenti fiscali e parafiscali attualmente operanti a livello europeo e prestando una maggiore attenzione ai criteri ecologici nella revisione in corso della Direttiva sulla tassazione energetica.
2. Sostenere incisive misure europee per il clima e l’energia con l’identificazione di tre target distinti – ambiziosi e legalmente vincolanti – per le emissioni di gas serra, le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica e la ripartizione degli impegni tra gli Stati Membri attraverso un meccanismo di burden sharing che includa anche meccanismi periodici di verifica dei risultati associati a sistemi premiali o sanzionatori.
3. Promuovere modelli di agricoltura sostenibile grazie all’impiego di sistemi che rendano più rispettosi dell’ambiente ma anche più efficienti i processi produttivi nelle aziende agricole; la proposta prevede anche la revisione del regolamento sulla produzione biologica, un’etichettatura, di tipo europeo, orientata alla trasparenza e la semplificazione delle metodologie di calcolo degli impatti ambientali.
4. Sostenere un’iniziativa europea per il riutilizzo delle acque reflue soprattutto per uso agricolo e industriale per i quali ad oggi non esistono standard comuni relativi al loro impatto ambientale e sanitario.
5. Affrontare i nodi aperti a livello europeo in materia di rifiuti. Un obiettivo da raggiungere dando attuazione alle linee guida europee per la prevenzione della produzione dei rifiuti, rafforzando a livello europeo il GPP e il principio della responsabilità estesa del produttore ed innalzando gli obiettivi di riciclo.
6. Rafforzare a livello europeo le politiche per una green economy dando seguito alla Comunicazione della Commissione europea sulla creazione di posti di lavoro nell’economia ‘verde’ di prossima adozione e il lavoro fino ad ora svolto per lo sviluppo di indicatori ambientali e sociali, nell’ambito del progetto europeo per il cosiddetto ‘superamento del PIL’ che si pone l’obiettivo di ampliare il dibattito sul benessere umano a dimensioni diverse da quella esclusivamente economica.