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Inquinamento indoor: il primo Test Center anti emissioni

DalFraunhofer Institute arriva il primo Test Center capace di simulare ambienti in costruzione migliorando la qualità e prevenendo l'inquinamento indoor

inquinamento indoor

(Rinnovabili.it) – La maggior parte degli abitanti dell’Europa centrale passano oltre l’80% della propria vita all’interno degli edifici. Un dato non indifferente se la qualità dell’aria interna non è delle migliori. L’inquinamento indoor rappresenta infatti uno dei problemi più difficili da risolvere e da diagnosticare, essendo legato agli innumerevoli materiali che compongono i nostri ambienti interni, come i tappeti, le vernici, gli arredi, così come la muffa o l’aria troppo secca.

 

Nel tentativo di prevenire questi fenomeni, il Fraunhofer Institute for Building Physics IBP sta realizzando il suo primo “Indoor Air Test Center”, un laboratorio dotato di sofisticate soluzioni tecnologiche che permetterà di valutare la qualità dell’aria interna degli ambienti, individuare le sostanze inquinati, strutturare il giusto ricambio d’aria a seconda delle dimensioni della stanza e del numero degli occupanti, arrivando addirittura ad elaborare potenziali materiali dove le emissioni sono assolutamente minime ed innocue.

Non esistono materiali senza odore o emissioni” spiega il Dott. Andrea Burdack-Freitag del for Building Physics IBP, “ma esistono sostanze più o meno dannose”. Seguendo questo ragionamento il nuovo Test Center sarà dotato di innumerevoli sensori che andranno a rilevare la qualità dell’aria interna simulando differenti soluzioni abitative, per arrivare a creare ambienti praticamente privi di inquinamento indoor, partendo prima di tutto dall’eliminazione dei VOC, i composti organici volatili come la formaldeide.

E’ bene sottolineare una corretta pianificazione tiene conto distintamente di due parametri ben differenti tra loro: il tasso di ricambio d’aria di un ambiente indoor e l’efficienza del sistema di ventilazione. Entrambi questi parametri vanno valutati a monte della progettazione per essere sicuri di costruire edifici in qui i ricambi d’aria siano sufficienti a coprire le esigenze, ma anche che la potenza e l’orientamento del sistema di ventilazione sia effettivamente in grado di far circolare correttamente l’aria.

Un particolare software messo a punto dal “Indoor Air Test Center”, VEPZO, sarà inoltre in grado di ricreare scenari tridimensionali computerizzati delle singole stanze, prevedendo e correggendo le eventuali problematiche a monte della costruzione, per evitare inutili costi a posteriori e soprattutto, per mettere i costruttori in condizione tale da poter scegliere a monte quale tipo di soluzione adottare in base alle esigenze.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.