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Dal CESE maggiore attenzione per clima ed energia

Dal CESE nuova attenzione per la politica climatica ed energetica europea, argomenti chiave per lo sviluppo economico e sociale dell'Ue

CESE(Rinnovabili.it) – Si è svolta con successo la 499esima sessione plenaria del Comitato economico e sociale europeo (CESE), dedicata quasi interamente al dibattito sulla politica energetica e climatica dell’Ue. I deputati, alla presenza del Commissario per l’Energia Günther Oettinger, hanno votato diversi pareri in materia di energia dichiarando di accettare pienamente gli obiettivi di riduzione dei gas ad effetto serra del 40% e la quota di produzione di energia da fonti rinnovabili del 27% definendosi pronti a fare ancora di più. Il CESE ha infatti chiesto specifici obiettivi nazionali per le rinnovabili, conscio che la situazione e le condizioni sia differenti da paese a paese.

 

“L’atto di bilanciamento vuole ottenere la protezione del clima e al contempo stimolare l’economia europea e garantire la sicurezza e la convenienza di approvvigionamento”, ha riassunto la relatrice Ulla Sirkeinen, un membro del gruppo della Finlandia affermando che il successo arriverà esclusivamente se gli Stati membri decideranno di collaborare attivamente. Sarà inoltre utile, è stato dichiarato, dar vita ad una Comunità europea dell’energia vera e propria per aumentare la sicurezza energetica e ridurre i costi stabilizzando il mercato interno.

Per ottenere sicurezza e stabilità c’è inoltre bisogno che anche la società civile possa partecipare alla stesura dei piani nazionali sottolineando bisogni e necessità dell’attuale sistema e proponendo soluzioni per la comunità. In questo modo si potranno creare risorse economiche e posti di lavoro assicurando ai nuovi progetti energetici green maggiore accettazione da parte dei cittadini.

Importante anche l’efficienza energetica, sinonimo di risparmio economico e attenzione all’ambiente oltre che di riduzione delle emissioni inquinanti.

Il CESE ha inoltre sostenuto la necessità di una ristrutturazione del sistema comunitario di scambio delle emissioni (ETS) con un obiettivo a lungo termine che deve puntare alla creazione di un mercato internazionale del carbonio.

A dare il suo contributo per la rinascita del continente dovrà essere anche la mobilità sostenibile. Traffico troppo congestionato ed emissioni sopra i livelli di guardia stanno danneggiando il comparto e il settore. Per questo motivo il CESE ha chiesto un sistema integrato che sia in grado di coinvolgere la popolazione e di offrire trasporto pubblico più efficiente e pulito.

Ultimo, ma solo in ordine di apparizione, tra gli argomenti discussi figura il cambiamento climatico, causa di importanti catastrofi climatiche e di sconvolgimenti degli equilibri naturali.

“L’Europa deve svolgere un ruolo chiave nella modifica disperatamente necessaria della politica climatica globale. Pertanto è fondamentale che l’UE parli con una sola voce alla Conferenza delle Parti (COP) del prossimo anno alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) in Francia. Solo allora l’influenza e la leadership europea saranno abbastanza forti da far affermare la nostra posizione di leader sul cambiamento climatico”, ha dichiarato il presidente Henri Malosse in un invito a una maggiore cooperazione e la solidarietà tra gli Stati membri.

Per evitare tutto questo, lo sviluppo internazionale della politica climatica deve essere in cima all’agenda internazionale, così come al vertice di quella europea.

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