I milioni di tonnellate di anidride carbonica stimati per l'evento sono state compensate attraverso il mercato dei crediti di carbonio
(Rinnovabili.it) – In questi mesi la Coppa del Mondo in Brasile si è attirata non poche critiche sia sl fronte della gestione dei fondi e su gli appalti che su quello della tossicità del merchandising; perché allora non evitarsi quelle inerenti l’impatto ambientale dell’evento? Secondo quanto spiegato nel corso di una conferenza stampa, il ministro dell’Ambiente Izabella Teixeirai, i Mondiali di Calcio 2014 saranno la causa dell’emissione di ben 1,4 milioni di tonnellate di anidride carbonica, per lo più prodotta direttamente dal gran numero di aerei e automobili in circolazione. In realtà nel calcolo rientrano anche le emissioni indirette, ovvero quelle prodotte dall’energia consumata si durante la costruzione degli stadi e delle infrastrutture che quella che verrà usata dal 12 giugno al 13 luglio.
Nonostante la cifra sia quasi la meta di quella associata alle olimpiadi di Londra, il Ministero dell’Ambiente brasiliano ha deciso di passare subito al contrattacco, mettendo a punto un piano per alleggerire l’impronta di carbonio dell’evento. “Vogliamo segnare gol verdi”, ha affermato Teixeira spiegando come tutte le emissioni di CO2 stimate sono state compensate attraverso il mercato dei crediti di carbonio. L’azione ambientale sulla Coppa del Mondo sarà completato, inoltre, dal cosiddetto “passaporto verde” , un’iniziativa del governo brasiliano introdotta lo scorso anno con in collaborazione con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP). Si tratta di una campagna di sensibilizzazione con cui si vuole rendere partecipi i turisti in merito al loro potenziale di contribuire allo sviluppo sostenibile, attraverso scelte di vacanza responsabili. In altre parole il passaporto verde introduce modi semplici per i viaggiatori per rispettare rispetta l’ambiente e la cultura contribuendo anche allo sviluppo economico e sociale delle comunità ospitanti.