Rinnovato dialogo con il Governo, efficientamento degli edifici ed integrazione delle FER nel patrimonio immobiliare sono alcuni dei punti clou del provvedimento
(Rinnovabili.it) – “La Regione vuole continuare a contribuire alla riduzione della dipendenza energetica dalle fonti fossili e delle emissioni di gas serra, ma assicurando la tutela del paesaggio e la riqualificazione del territorio”. Così Angela Barbanente, vicepresidente e assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, ha voluto commentare il via libera dell’esecutivo pugliese alla nuova delibera sulla produzione di energia rinnovabile sul territorio. Nella seduta di ieri la giunta regionale ha stabilito i nuovi punti fermi e priorità nello sviluppo energetico regionale. A partire da una maggiore interlocuzione con il Governo centrale sia, da un lato, per rappresentare le criticità che caratterizzano lo sviluppo delle rinnovabili a livello regionale, sia, dall’altro, per chiedere un intervento immediato che permetta alla Puglia di avvicinare gli obiettivi energetici alla vocazione del territorio; in altre parole, l’obiettivo è quello di puntare ad un mix equilibrato per fonti pulite e tipologie di impianti, ponendo un limite massimo alla realizzazione dei grandi impianti soprattutto se questi sono progettati su suolo agricolo.
Il provvedimento dispone inoltre che le Province, nei provvedimenti di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via), “indichino dettagliatamente le modalità di valutazione degli impatti cumulativi adottate, specificando l’ampiezza degli ambiti territoriali considerati e le componenti considerate”, cioè il paesaggio, la biodiversità, la sicurezza e salute umana, il suolo e il sottosuolo. La Giunta quindi invita e diffida le Province a dare “piena e immediata attuazione alle direttive regionali in materia di valutazione di impatti cumulativi”, pena la revoca della delega delle loro funzioni.
“Abbiamo insistito – ha aggiunto l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro – in modo puntiglioso sul tema dell’impatto cumulativo perché la pressione sul territorio determinata da impianti confinanti ma considerati nella loro singolarità, è diventata insostenibile. Abbiamo voluto richiamare le Province, specie quelle meno sensibili come ad esempio, quella di Foggia, alle loro responsabilità. Non esiteremo quindi anche a ricorrere anche allo strumento della diffida”. “Con questa delibera – commenta l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – mettiamo un punto fermo alla superficialità di alcuni e agli abusi di altri”.