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Biogas, fonte di elettricità e di fertilizzanti naturali

Lo studio del Gruppo Ricicla conferma che la digestione anaerobica riduce patogeni e odori degli scarti del settore primario garantendo un ammendante naturale

Biogas, fonte di elettricità e di fertilizzanti naturali(Rinnovabili.it) – L’alternativa ai concimi chimici potrebbe arrivare dritta dritta dalla filiera del biogas. Secondo uno studio condotto dal Gruppo Ricicla DiSAA dell’Università di Milano il processo di digestione anaerobica degli impianti produttivi offre tra i sottoprodotti il digestato, un ammendante naturale che è in grado di migliorare le caratteristiche fisiche del suolo. Il lavoro del Gruppo Ricicla, redatto in collaborazione con Regione Lombardia, Ersaf Lombardia  e Fondazione Minoprio mette in evidenza due aspetti principali degli impianti di biogas: quello di contribuire a ridurre gli agenti patogeni e gli odori degli “ingestati”, ovvero dei liquami d’allevamento e degli scarti di agricoltura, e quello di offrire fertilizzanti naturali. “L’analisi – spiega il prof. Fabrizio Adani, responsabile scientifico del Gruppo Ricicla e docente di Agraria all’Università di Milano – mette in evidenza che, dopo la digestione anaerobica, l’impatto odorigeno di scarti vegetali e liquami crolla tra l’85 e il 97% e il digestato, a seguito della degradazione della sostanza organizza contenuta, acquisisce stabilità biologica. Sul fronte della carica microbica, le indagini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”, sezione di Brescia, dimostrano, in accordo con la letteratura internazionale, che la digestione anaerobica è migliorativa dello stato sanitario degli ingestati”. 

 

Pur non azzerando completamente il contenuto dei patogeni nei digestati, il processo di digestione anerobica  ne mantiene bassa la quantità. “L’uso del digestato, che è un sottoprodotto, in agricoltura – commenta Piero Gattoni, presidente del Cib, Consorzio italiano biogasoggi è regolamentato dalle singole Regioni. Ciò ha creato una disomogeneità e disparità di gestione tra territori. Sarebbe opportuno che il legislatore si orientasse verso un Testo unico che semplificasse e rendesse omogenea sul territorio nazionale tutta la normativa che riguarda il settore”.