Terminerà a febbraio il progetto europeo per la gestione sostenibile del territorio. Coinvolta anche Milano, accanto ad altre 7 città europee.
La città di Milano è una delle protagoniste di questo progetto, accanto a Stoccarda, Vienna, Celije, Praga, Bratislava, Salisburgo, Wroclaw, che coinvolge i principali attori interessati (enti pubblici, associazioni di categoria, ricercatori, attori economici) per poter individuare gli ambiti di intervento e stabilire quandi delle priorità. Nell’ambito del progetto, il Comune di Milano, rappresentato in particolare dal Settore Politiche Ambientali e dall’Urban Center, ha elaborazione un nuovo software che sarà in grado di tracciare una mappa precisa dell’interland cittadino, individuando gli spazi “vuoti”, il numero delle aree verdi in funzione degli abitanti, l’efficacia delle linee di trasporto pubblico e la collocazione delle fermate, tutti fattori indispensabili per valorizzare il suolo ed innalzare la qualità della vita degli abitanti.
Durante la presentazione del nuovo software sono state delineate dai partecipanti, le priorità delle funzioni da riservare al suolo in ambito urbano: al primo posto il tempo libero, seguono patrimonio culturale e paesaggio, biodiversità e proprietà vegetazionali, salute, immagazzinamento idrico e inquinamento, buffer e filtraggio, agricoltura, infrastrutture di trasporto e solo all’ultimo posto edilizia residenziale e per attività economiche.
L’intento del progetto è quello di incoraggiare il dialogo tra il pubblico professionale, sottolineando l’importanza e il valore della risorsa suolo negli ambienti urbani e suburbani. Tale dialogo contribuirà alla gestione sostenibile del territorio come risorsa naturale di base.