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Rapporto certificazioni 2012: serve normativa nazionale

Segnali discordanti per la certificazione in Italia: in aumento gli ACE saliti a 1.375.023, 40.000 certificatori accreditati, ma scarsi controlli e più della metà delle Regioni senza una legge specifica.

(Rinnovabili.it) – In occasione della Fiera Mostra Convegno Expocomfort 2012 è andato in scena il Secondo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici organizzato dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente, coordinato da Giuliano Dall’O’, responsabile del coordinamento scientifico del rapporto e docente al Politecnico di Milano, che fotografa la situazione italiana al 31 dicembre 2011. Segnali discordanti quelli che emergono dal rapporto che mette in luce un dato particolarmente positivo del panorama italiano, individuando più di 1.375.023 Attestati di Certificazione Energetica censiti, tra i migliori risultati d’Europa. Tuttavia va sottolineato che di questo totale, circa il 95% risulta redatto al Nord, dove nella sola Lombardia sono stati presentati circa 700.000 certificati, scendendo al 4% per il Centro e al solo 1% per il Sud. Nonostante l’ormai famosa Direttiva Europea 2010/31/UE in via di recepimento stia spingendo sul fronte delle certificazioni energetiche degli edifici, la situazione italiana è piuttosto complessa: solo quattro Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta) possiedono un catasto energetico regionale e purtroppo ben dieci Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna, Umbria e Veneto) non possiedono nessun tipo di legge quadro in materia.

Il rapporto presenta poi un quadro abbastanza allarmante in quanto alle figure professionali incaricate di redigere le certificazoni: nonostante risultino essere più di 40.000 i certificatori accreditati, a testimonianza della grande importanza attribuita all’argomento, solo otto Regioni (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trento e Valle d’Aosta) possiedono già un elenco completo dei professionisti abilitati, altre 5 (Abruzzo, Basilicata, Lazio, Umbria e Veneto) prevedono di costituirlo a breve, ma delle Regioni restanti nessuna sembra intenzionata a provvedere.

Dal 1° gennaio 2012 il Dlgs 28/2011 ha reso obbligatoria l’indicazione dell’indice di prestazione energetica contenuto negli annunci di compravendita immobiliare, questo richiesta ha provocato un’importante crescita delle richieste di certificazioni, spingendo molti proprietari e molti costruttori a rivolgersi direttamente a favore di edifici in classe A o comunque in grado di garantire prestazioni efficienti. Tenuto conto di ciò, l’indagine del CTI, sottolinea la fondamentale importanza di una regolamentazione nazionale, indispensabile anche per uniformare le innumerevoli metodologie di calcolo attualmente adottate a seconda della Regione ed per disincentivare i “falsi certificatori” che hanno di recente invaso il mercato, mettendo in serio pericolo un settore lavorativo, ma soprattutto la sicurezza delle strutture.