Meno cemento, più verde, edilizia convenzionata ed efficienza energetica. Le modifiche al nuovo Pgt approvato ieri dalla Giunta milanese, rispecchiano le 4.765 osservazioni di cittadini, associazioni ed operatori.
(Rinnovabili.it) – E’ stato approvato ieri il Pgt, Piano di Governo del Territorio, della città di Milano, modificato a seguito delle 4.765 osservazioni pervenute al Comune e presentate da cittadini, associazioni, operatori del settore ed enti privati.
“Questo Piano nasce dall’ascolto della città”, ha dichiarato Ada Lucia De Cesaris, Assessore all’Urbanistica, proseguendo la linea di condotta dettata dalla nuova Amministrazione per riformare il governo del territorio e rilanciarne lo sviluppo civile, economico, sociale ed ambientale. I punti più rilevanti contenuti nel Pgt sono legati a diversi aspetti: mobilità sostenibile e ciclopedonale, riforma delle politiche di deregulation edilizia, potenziamento delle aree verdi, efficienza energetica degli edifici ed edilizia sociale.
Edilizia
Tra i primi temi che verranno affrontati dal PGT rimane la questione edilizia. Il Piano prevede infatti una riduzione della potenzialità edificatoria del 60%, cercando di mitigare la densità abitativa che attualmente contraddistingue il capoluogo Lombardo e fissando dei criteri più precisi per la regolamentazione del cambio di destinazione d’uso da produttivo ad abitativo. Il Progetto abbraccerà l’intera area urbana milanese affidandosi a nuove strategie sostenibili, per ridistribuire in maniera equa servizi, infrastrutture, reti di collegamento, per abbandonare l’ormai obsoleto principio di accentramento tipico dei vecchi Piani.
Anche l’edilizia convenzionata ed il Social Housing dovrebbero trovare spazio nel nuovo Pgt, aggiungendo all’attuale patrimonio immobiliare milanese circa 20 mila nuovi alloggi in Edilizia Residenziale Sociale. A differenza del vecchio Piano, il nuovo Pgt si basa sulla politica della fattibilità, ovvero su un insieme di azioni volte al completamento delle iniziative in corso, alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, all’utilizzo delle risorse non ancora impiegate, oltre che alla realizzazione di una nuova offerta di edilizia residenziale sociale, soggetta alla regia pubblica, anche con la partecipazione di attori privati e con soggetti competenti.
Al piano modificato si aggiunge il tema della qualità costruttiva e soprattutto dell’efficienza energetica del patrimonio esistente. Nel tentativo di riqualificare interi quartieri, ridurre le emissioni nocive, migliorare la qualità della vita, diminuire i consumi e sviluppare la produttività locale, il Piano moltiplica gli incentivi per gli interventi di efficienza energetica sull’esistente.
Aree Verdi
E’ stato descritto come il nuovo disegno ecologico della città; il Pgt prevede infatti lo sviluppo delle reti ecologiche comunali, mettendo a sistema anche gli spazi verdi, agricoli e naturali della città, per aprirli alla scala metropolitana. Il Piano dunque introduce una norma secondo la quale le aree verdi esistenti o di progetto che incrociano la rete ecologica comunale, provinciale e regionale siano destinate solo a interventi naturalistici, alla tutela del paesaggio, alla produzione agricola. Anche le aree agricole del Sud di Milano serviranno a ricreare la cintura verde della città, proteggendo le aree fino ad oggi a rischio speculazione e vincolandole come patrimonio storico-rurale.
Mobilità e servizi
L’attento esame delle osservazioni ha permesso di apportare significativi miglioramenti al piano dei servizi recuperando la “struttura” della città pubblica. Nel Pgt adottato la dotazione dei servizi fondamentali della città era sostanzialmente smantellata, poiché tutti i servizi – ad esclusione di quelli di proprietà del Comune di Milano, delle aree verdi e stradali e delle attrezzature tecnologiche – venivano omologati al Tuc (Tessuto Urbano Consolidato) e trattati come servizi privati. L’accoglimento anche se parziale delle osservazioni, ha permesso di riportare molti dei servizi esistenti entro il quadro dei servizi indispensabili, consentendo di far emergere in modo più puntale i bisogni dei cittadini nelle diverse parti delle città, aprendo, così, un nuovo confronto con i Consigli di Zona, che si strutturerà ulteriormente nell’attuazione del Piano.
Il tema della Mobilità è indispensabile per la pianificazione sostenibile della Milano futura. Il Pgt riduce il traffico veicolare indotto dalle nuove trasformazioni urbanistiche, rilancia la mobilità ciclabile, rafforza la rete del trasporto pubblico. Superata la logica degli assi verdi radiocentrici, la mobilità ciclabile verrà estesa all’intero territorio provinciale, per trasformarla da surplus a servizio infrastrutturale della città stessa. Il Pgt si occuperà poi di sistemare alcune questioni reputate insostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale, potenziando invece la logistica urbana ecologica ed i servizi di collegamento pubblico e su ferro, facendo ovviamente riferimento al Pum (Piano Urbano della Mobilità).