Avviato il tavolo sul "Piano per le città" per contrastare la crisi del settore e valorizzare le aree urbane intervenendo su efficienza energetica, sicurezza, housing sociale e incentivazione
(Rinnovabili.it) – Quanto auspicato negli scorsi mesi dalle principali associazioni di categoria per porre fine alla drastica condizione in cui versa il settore edile e nel tentativo di contrastare la pesante deregulation che danneggia le aree urbane, si è finalmente avverato. Lo scorso venerdì il Vice Ministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, ha infatti inaugurato a Roma il tavolo sul “Piano per le città”, il cui obiettivo sarà quello di stabilire gli obiettivi e fissare le strategie necessarie per intervenire sul territorio in tempo reale.
“Per il Governo, la rigenerazione delle aree urbane degradate è un imperativo oltre che un grande motore di sviluppo” ha esordito il Vice Ministro, sottolineando che “le aree urbane degradate non vanno rigenerate solo dal punto di vista infrastrutturale, ma vanno anche stimolate le attività imprenditoriali, artigianali, le occasioni di lavoro, le attività formative, la riqualificazione energetica”.
All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell’Anci, dell’Ance, della Federcostruzioni, della Confedilizia e i rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero della Coesione, della Cassa Depositi e Prestiti e dell’Agenzia del Demanio, che entreranno a far parte della grande macchina del “Piano città” come protagonisti. A questo proposito, il Vice Ministro Ciaccia, ha sottolineato l’esigenza di puntare ad un coordinamento di questi soggetti, soprattutto per concentrare in un’unica visione tutti gli strumenti, fondi, incentivi e programmi che in parte sono già operativi.
Come specificato dallo stesso vice ministro, lo strumento per l’attuazione del “Piano per le città” sarà probabilmente il Contratto di valorizzazione urbana, sottoscritto tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, nel quale confluiranno una pluralità di interventi: dalla riqualificazione delle aree urbane degradate con il recupero del patrimonio esistente, all’housing sociale che ha già visto il MIT investire 833 mln di euro come volano di risorse anche locali e private per la realizzazione di 72 mila alloggi, di cui 11 mila già attivati.
Non sarà dimenticato il tema scuola per la messa in sicurezza delle strutture edilizie che, unitamente alla rivalutazione delle aree demaniali, sarà oggetto di intervento diretto del “Piano per le città”.
“Le scuole a cui pensiamo – ha aggiunto Ciaccia- non saranno aperte solo poche ore, ma tutto il giorno e costituiranno un luogo d’incontro per tutto il quartiere con mille attività, anche in grado di generare reddito”.
Efficienza energetica, premialità fiscale per chi ristruttura o sostituisce vecchi edifici, agevolazioni per le nuove attività commerciali ed ottimizzazione del trasporto pubblico locale, saranno i successivi capitoli
“Abbiamo l’ambizione – ha concluso Ciaccia – di trasformare le aree urbane degradate in zone rivitalizzate, socialmente ed economicamente, a bassa fiscalità ed alta efficienza energetica, dove concentrare investimenti e agevolazioni, operando in stretta collaborazione con Regioni e Comuni”.