Con il Superbonus di aprile la misura scende ufficialmente al 70%. Gli interessati a sfruttare comunque la detrazioni questo mese sono stati solo 1000 con un investimento di circa 345mila euro, ben più contenuto rispetto alla media dei mesi scorsi vicina ai 4,5 miliardi
Con gli investimenti del Superbonus di aprile il costo per lo Stato raggiunge quasi quota 129 mld
Il report di ENEA sul Superbonus di Aprile conferma l’obiettivo del governo: il bonus edilizio più controverso della storia è giunto alla fine. Sono solo 1.000 le asseverazioni presentate nell’ultimo mese contro le oltre 13.000 di marzo. Calano gli investimenti e di conseguenza cala anche il costo del Superbonus per lo Stato che si stabilizza sui 122,6 miliardi di euro per lavori già conclusi. Rispetto a fine marzo il debito pubblico cresce di soli 398 milioni di euro, nulla in confronto alla media vicina ai 7 miliardi dei primi tre mesi del 2024.
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Un debito “insostenibile”
Il problema del Superbonus è sfuggito di mano a tutti i governi che si sono succeduti dalla sua nascita, nell’agosto del 2021, ad oggi. Nonostante gli oltre trenta correttivi che sono intervenuti sulla misura, il bonus ha resistito fino a dicembre 2023, quando il definitivo blocco alle cessioni ed il decalage al 70% hanno riportato gli investimenti sull’ordinario.
Il Superbonus di aprile infatti non risente più delle detrazioni di fine 2023 (si hanno a disposizione 90 giorni per comunicare le spese ad ENEA) che ancora potevano beneficiare di un’aliquota al 90% ed in alcuni casi al 110%. Ma questi 344,8 mld di nuovi investimenti saranno detratti unicamente al 70 per cento. Complessivamente, dalla sua nascita, il Superbonus ha permesso di avviare 495.469 cantieri, il 95,3% dei quali risulta concluso. Restano ancora da completare lavori per circa 5,5 miliardi.
Restano solo gli interventi per i Condomini
Se fino allo scorso mese si viaggiava su un incremento degli investimenti ogni trenta giorni di circa 4 miliardi, con picchi più elevati e discese mai inferiori agli 1,8 miliardi, i dati del 30 aprile si stabilizzano sotto i 350 milioni.
Gran parte di questi soldi provengono dai condomini (312,4 milioni) che portano a casa altre 720 asseverazioni. Le villette sono giunte ormai al capolinea registrando però complessivamente quasi 245.000 asseverazioni a fronte di 27,9 mld di investimenti. L’era del Superbonus per le unifamiliari si è chiusa con l’avvento del 2024, mentre l’aliquota al 70% resterà valida solo per i condomini.
Mediamente effettuare lavori per la riqualificazione energetica di un condominio è costato 592.751 euro, mentre gli interventi dello stesso tipo per le villette costano 117.180 euro. La regione che più di tutte ha sfruttato il Superbonus è la Lombardia con un investimento complessivo ammesso a detrazione di €21.884.599.119 ed un costo medio per lavori in condominio di ben 708.000 euro.