Formazione e innovazione: il progetto europeo Medow si concentra sulle reti multi-terminali di trasmissione DC ad alta tensione per i grandi parchi eolici marini
(Rinnovabili.it) – Reti multi-terminali di trasmissione in corrente continua ad alta tensione che permettano di integrare la produzione dei parchi eolici offshore in maniera economicamente conveniente. Questo uno degli obiettivi di chi oggi lavora sullo sviluppo dell’infrastruttura di trasmissione elettrica di nuova generazione o super rete. Le super grid offrono vantaggi competitivi sulle convenzionali di trasmissione in corrente alternata (AC), ma nonostante l’interesse della ricerca europea sia acceso da tempo, la tecnologia HVDC – cuore delle moderne super grid – è limitata ad applicazioni radiali (punto-punto).
Tra i progetti che cercano di accelerare la modernizzazione della rete, fa parte anche MEDOW. Acronimo di Multi-terminal DC grid for offshore wind, il progetto è stato selezionato dal bando per le azioni Marie Skłodowska-Curie – Innovative Training Networks (MSCA-ITN-2017), programma che supporta la formazione alla ricerca e di dottorato in qualsiasi area e settore scientifico disciplinare da partenariati europei. Quando selezionati i consorzi possono reclutare Early Stage Researchers (ESR), ovvero giovani ricercatori di qualsiasi nazionalità nella fase iniziale della loro carriera. Ed è esattamente questo uno dei due obiettivi di Medow: istruire un nuovo bacino di ricercatori e scambiare competenze nel settore delle reti.
L’iniziativa si propone di creare una piattaforma che da un lato permetta la collaborazione stretta tra mondo accademico e realtà industriale, e dall’altro contribuisca alla formazione di giovani ricercatori, fornendogli la competenza di cui il settore oggi ha più bisogno. Il secondo, ovviamente, è quello di studiare sul piano pratico l’integrazione tra una rete multi-terminale in corrente continua (MT-HVDC) ed eolico offshore. Il lavoro si focalizza su questioni chiave come il flusso di energia in corrente continua, il funzionamento in regime stazionario, la stabilità dinamica, gli abbassamenti di tensione e impatti delle reti DC sul funzionamento delle reti in corrente alternata (Alternating Current, AC) e sul mercato dell’energia. Il progetto coinvolge undici realtà (cinque università e sei organizzazioni industriali) e si concluderà a marzo 2017.