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Tagli retroattivi sul fotovoltaico francese

Parigi intende ridurre le tariffe per gli impianti con una potenza superiore ai 100 kW da 0,1024 euro per kWh a 0,0840 €/kWh a partire dal 1° ottobre 2012

(Rinnovabili.it) – La lobby solare francese era saltata subito sul piede di guerra preoccupata dalle voci che volevano di nuovo a rischio gli incentivi governativi alle istallazioni fotovoltaiche. E i rumors sono diventati realtà ora che Parigi ha deciso di mettere mano al Feed-in-Tariff per applicare un nuovo taglio del 20% con potere retroattivo. L’annuncio arriva dal Ministro francese dell’Ambiente e dell’Energia Delphine Batho che ha esplicitato l’intenzione di ridurre le tariffe per gli impianti con una potenza superiore ai 100 kW da 0,1024 euro per kWh a 0,0840 €/kWh a partire dal 1° ottobre 2012.

 

Per Enerplan, la lobby dell’industria solare francese e per l’Associazione delle Regioni di Francia si tratta di un’iniziativa sconsiderata e preoccupante, “presa – secondo quanto affermato da Alain Rousset, presidente della regione Aquitania, in una lettera al ministro – senza consultazione e con un effetto retroattivo che non può essere giustificato da alcuna urgenza”. Entrambi gli enti hanno chiesto al Governo di sospendere i propri piani prima che vengano formalmente presentati alla Commission de régulation de l’énergie (CRE). Ma la Batho non sembra essere intenzionata a fare marcia indietro: “Il Fit fotovoltaico è finanziato dai francesi attraverso il CSPE (tassa sulla bolletta elettrica). Tuttavia, la tariffa T5, che si applica ai grandi impianti per lo più a terra, ha portato a massicce importazioni di moduli che sono poi stati oggetto di dumping sul mercato. Non è possibile utilizzare il denaro dei contribuenti per ridurre il nostro deficit commerciale, a maggior ragione con i prodotti sospettati di essere al centro di pratiche di commercio sleale”.