La centrale geotermica Cornia2 integrerà la biomassa forestale di filiera corta nella produzione energetica
(Rinnovabili.it) – E’ una prima volta mondiale quella che Enel Green Power ha intenzione di realizzare nel comune Comune di Castelnuovo Val di Cecina, in Toscana. Qui infatti, l’esistente impianto geotermico gestito dalla società, la centrale “Cornia 2”, si appresta ad aumentare la sua efficienza produttiva affidandosi ad un’altra fonte di energia rinnovabile: la biomassa. Il progetto, annunciato ieri dall’amministratore delegato di Enel Green Power Francesco Venturini, prevede di impiegare le biomasse vergini di “filiera corta” per surriscaldare il vapore geotermico, portandolo da una temperatura iniziale compresa tra i 150 e i 160° a una di 370 – 380°; il processo di surriscaldamento avrà come effetto quello di incrementare la potenza netta per la produzione di elettricità, sia per la maggiore entalpia del vapore sia per il rendimento del ciclo legato alla minore umidità nella fase di produzione.
L’impianto ibrido biomassa geotermia avrà così 5 MW di potenza aggiuntiva ai 13 MW già installati. Il risultato sarà quello di aumentare la producibilità di circa 37 GWh/anno. “La Toscana, grazie alla sua esperienza ormai centenaria nella geotermia, si trova già nel futuro” – ha sottolineato Venturini – “Le tecnologie ibride sono la nuova frontiera delle rinnovabili per ottimizzare i risultati e questo impianto, che integra in maniera innovativa biomassa e geotermia, rappresenta un modello replicabile per aprire nuovi scenari di sviluppo energetico, economico e occupazionale per il territorio”. L’investimento di Enel Green Power è di oltre 15 milioni di euro e i lavori di cantiere si concluderanno entro la prima metà del 2015.