Il Ministro del MSE è intervenuto durante la presentazione alla Camera del nuovo energy report 2011-12 dell’associazione Italiadecide
(Rinnovabili.it) – “E’ necessario rivedere il sistema degli incentivi alle rinnovabili perché questi costeranno 200 miliardi di euro per famiglie e imprese” – con queste parole è intervenuto oggi il ministro del MSE Corrado Passera, durante la presentazione alla Camera del nuovo rapporto annuale “Il governo dell’energia per lo sviluppo del paese”, elaborato per l’anno 2011-12 dall’associazione Italiadecide.
Per il Ministro, “l’exploit” degli impianti FER in Italia ha avuto pesanti ripercussioni sulle spese di mantenimento degli incentivi: – “Abbiamo già maturato 9 miliardi di euro all’anno di incentivi da pagare in bolletta per famiglie e imprese” – evidenzia Passera. “Poiché gli incentivi durano per 15-20 anni, questo debito vale tra i 150 e i 200 miliardi” con “200 milioni all’anno in più ogni mese che passa”. “Per questo – conclude – “a breve emaneremo tre decreti ministeriali che ridefiniranno il modello di sviluppo in questo campo”.
Quale sia il modello di sviluppo “alternativo” alle rinnovabili “devitalizzate da incentivi più deboli”, non ci è dato saperlo (o forse si, visto che Passera, recentemente, non ha nascosto la sua “predilezione” per il vecchio mondo degli idrocarburi), quello che invece incuriosisce è la parziale sintonia del Ministro con alcune delle analisi contenute nello studio di Italiadecide. Se da un lato infatti, la ricerca traccia una sorta di road map energetica per il futuro dell’Italia (con chiari “inviti” al completamento delle reti infrastrutturali necessarie allo sfruttamento razionale delle energie rinnovabili e al miglioramento degli obiettivi di efficienza energetica nel settore dei consumi domestici e dei trasporti), dall’altro invece, si definisce un piano di lungo periodo per sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica, anche e soprattutto in riferimento alla sicurezza nell’utilizzo dell’energia nucleare.