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Uno spray batterico per fermare la desertificazione

La tecnica è stata già utilizzata per “innaffiare” i bordi di strade, ferrovie e terreni agricoli nel nord della Cina

Uno spray batterico per fermare la desertificazione(Rinnovabili.it) – Per la Repubblica Popolare è nuovamente tempo di ricorrere alle biotecnologie per affrontare i problemi ambientali. Arriva infatti direttamente dall’Accademia Cinese delle Scienze, un nuovo approccio tecnico per combattere l’avanzare della desertificazione. Chunxiang Hu dell’Istituto di Idrobiologia dell’Accademia sta studiando uno spray batterico a base di cianobatteri fotosintetici con cui “innaffiare” i terreni coltivati minacciati dalle tempeste di sabbia. Cresciuti all’interno di stagni, i microorganismi vengono trasportati nel deserto ogni 2-3 giorni e spruzzati su zone verdi ai margini del deserto o su particolari aree in cui sono state interrate piante adatte al clima arido; i cianobatteri formano dei filamenti appiccicosi che mantengono le particelle del terreno al loro posto e impedendo loro di essere spazzate via dal vento. Inoltre grazie essenzialmente alle reazioni chimiche del loro metabolismo, assorbono carbonio dall’atmosfera e forniscono la materia organica di cui il suolo ha bisogno per essere fertile e produttivo.

 

L’approccio di Hu ha potuto mostrare che, dopo otto anni di sperimentazione, le dune trattate con lo speciale spray batterico avevano sviluppato una crosta biologica spessa quasi a 1 centimetro sul loro lato ombroso in grado di migliorare la qualità del terriccio; sul lato soleggiato, invece, la crosta appariva due volte meno spessa. Lo scienziato ha spiegato come la tecnica sia utilizzata attualmente per puntellare i bordi di strade e ferrovie nel nord della Cina, nonché i margini di oasi e terreni agricoli. Il suo team ha in programma di seminare 133 chilometri quadrati nei prossimi cinque anni.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.