Slitta la chiusura della discarica, prevista per il 31 dicembre, a causa dell'esito della gara indetta dall'Ama per portare i rifiuti all'estero, andata deserta
“Arrivati a questo punto, purtroppo la proroga di Malagrotta ci sarà”. Le parole sono quelle pronunciate dal commissario straordinario per l’emergenza rifiuti a Roma, Goffredo Sottile, che ieri ha confermato una sensazione che da giorni era nell’aria. La discarica romana, la cui chiusura era prevista per il 31 dicembre 2012, rimarrà aperta anche se la proroga, chiarisce Sottile davanti alla commissione d’inchiesta parlamentare, sarà fatta “solo per i rifiuti trattati”. “Io credo, – ha spiegato il Commissario – che insistere su Malagrotta stressando questa discarica fino al limite […] sia una decisione peggiore rispetto all’apertura di una nuova discarica che ritengo di poter autorizzare”.
Per quella che l’europa definisce già come la nuova emergenza rifiuti italiana, c’erano bisogno di valide alternative ma le divergenze tra le autorità responsabili e soprattutto l’esito della gara indetta dall’Ama per portare i rifiuti all’estero andata deserta, ne hanno ora inevitabilmente prolungato la vita, probabilmente fino a ad aprile 2013.
Il bando di valenza europea, indetto dalla public utility capitolina, era finalizzato al prelievo, trasporto trattamento delle circa 1.100 tonnellate giornaliere di indifferenziata che eccedono le attuali capacità impiantistiche, ma, come sottolinea il sindaco Alemanno, i tempi ristretti hanno complicato le cose. Nonostante il nulla di fatto il primo cittadino fa sapere che le trattative continueranno a procedere in questa direzione, nonostante l’opzione sia poco nelle corde del Ministro dell’Ambiente Clini boccia la soluzione dei rifiuti all’estero: “Speriamo che il Comune di Roma pensi ad una soluzione alternativa più valida e meno costosa”.