Ben cinque miliardi di yuan alle megalopoli Pechino e Tianjin, alle province di Hebei, Shanxi e Shandong, così come alla Regione autonoma della Mongolia Interna
(Rinnovabili.it) – Un incentivo economico per aiutare i suoi territori a raggiungere gli obiettivi anti-inquinamento del Piano nazione quinquennale. Questa la nuova mossa della Cina che, tramite il proprio Ministero delle Finanze, fa sapere di aver stanziato 5 miliardi di yuan, ovvero oltre 800 milioni di dollari, per contrastare i principali inquinanti atmosferici in sei regioni. Dopo aver imposto la chiusura delle centrali a carbone e dei grandi impianti produttivi e assegnato nuovi target in tema di particolato e NOx, la Repubblica Popolare sfodera la prossima arma di lotta all’inquinamento.
A fine anno le città di Pechino e Tianjin, le regioni di Hebei, Shanxi e Shandong assieme alla Mongolia interna, potranno accadere ai fondi in base al progetti di riduzione delle emissioni presentati. Secondo quanto rivelato dal South China Morning Post è probabile che la fetta maggiore del nuovo fondo vada alla provincia dell’Hebei, la più grande produttrice d’acciao del Paese e pertanto il territorio che oggi soffre del peggiore inquinamento atmosferico. Il monitoraggio da parte delle autorità ambientali ha mostrato nel primo semestre di quest’anno, come ben sette delle città con la peggiore qualità dell’aria città dell’intero continente fossero localizzate nell’Hebei.
Secondo il “Piano d’azione per la prevenzione e il controllo dell’inquinamento atmosferico” pubblicato a settembre, la concentrazione delle PM2,5 nelle zone in questione, dovrebbe calare nel 2017 del 25% rispetto al 2012.