Dal 1992 ad oggi si è registrato un aumento del livello del mare tale da far prevedere una crescita di un metro entro la fine di questo secolo
(Rinnovabili.it) – Il livello del mare in tutto il mondo è aumentato mediamente di quasi 8 centimetri dal 1992 ad oggi. Secondo un team scientifico della NASA è il risultato del riscaldamento globale, che ha innalzato le temperature dell’acqua e provocato lo scioglimento dei ghiacci.
Nel 2013, L’IPCC, il panel delle Nazioni Unite che lavora sui cambiamenti climatici, ha previsto un aumento del livello del mare tra 0.3 e 0.9 metri entro fine secolo. La nuova ricerca NASA, che ha preso in esame 23 anni di dati satellitari, individua tendenze che lasciano intuire come, molto probabilmente, il tetto massimo individuato dall’IPCC è più realistico di quello minimo. I mari stanno alzandosi più velocemente di 50 anni fa ed è molto probabile che le cose peggioreranno ancora in futuro.
I cambiamenti non sono uniformi. Alcune zone hanno mostrato livelli del mare più alti di 25 centimetri, mentre in altre sono calati leggermente. Lo studio spiega che circa un terzo della crescita è dovuto all’espansione delle più calde acque oceaniche, un terzo dalla riduzione delle calotte polari e il rimanente dallo scioglimento dei ghiacciai di montagna.
Gli scienziati ritengono che le correnti oceaniche sposteranno temporaneamente l’innalzamento maggiore nel Pacifico e sulla costa occidentale degli Stati Uniti, fatto che da quelle parti potrebbe portare conseguenze nei prossimi 20 anni.
«Le persone devono capire che il pianeta non sta solo cambiando, ma è già cambiato – ha detto lo scienziato della NASA Tom Wagner – Se c’è l’intenzione di costruire in grandi infrastrutture, come un impianto di trattamento dell’acqua o una centrale elettrica in una zona costiera, abbiamo dati che ora è possibile utilizzare per stimare gli impatti che vi saranno nei prossimi 100 anni.
Secondo il team di esperti, più di 150 milioni di persone, per lo più in Asia, vivono ad un metro dal mare. La più grande incertezza nel prevedere l’innalzamento del livello acquatico è determinare quanto velocemente le calotte polari si scioglieranno a seguito del riscaldamento globale.