CDU e SPD limano i dettagli per formare un'altra grande coalizione, e tra gli accordi già presi c'è anche il divieto per tutti gli erbicidi a base di glifosato
Fra gli accordi per formare il governo c’è anche il divieto al glifosato
(Rinnovabili.it) – C’è anche il glifosato tra le tante materie oggetto di trattativa per la formazione di un nuovo governo in Germania. E mentre su quasi tutta la linea i cristianodemocratici di Angela Merkel (CDU) hanno fatto ingoiare il rospo ai socialdemocratici di Martin Schulz (SPD), questa volta succederà il contrario. Venerdì, infatti, i due gruppi hanno concordato un piano di negoziati formali per la costituzione della grande coalizione, che prevede anche un divieto totale degli erbicidi a base di glifosato. I dettagli della proposta devono essere resi pubblici, ma per il momento l’annuncio è sufficiente a creare un mezzo terremoto nel vecchio continente. Deutsche Welle ha confermato l’esistenza dell’accordo, salutandolo come «una piccola ma significativa vittoria per l’SPD».
La Germania, dunque, spera di riguadagnare punti dopo la mossa a sorpresa del Ministro dell’Agricoltura uscente, Christian Schmidt, che in barba alla posizione di astensione concordata con Merkel, a fine novembre ha ordinato al delegato tedesco del Comitato fitosanitario permanente di dare parere favorevole al rinnovo per altri 5 anni dell’autorizzazione europea al glifosato. Il voto della Germania è stato decisivo per sbloccare la situazione di stallo che aveva impedito ogni decisione fino a quel momento. Schmidt ha poi ammesso di aver agito in autonomia, e il suo gesto è forse una delle ragioni per cui è andato a monte il difficile progetto di coalizione con i Verdi.
>> Leggi anche: Glifosato rinnovato per altri 5 anni, ecco come è andata <<
Da quel momento, il Ministro sta pagando lo scotto del suo gesto: se sperava di insabbiare il problema, oggi si trova a realizzare che il suo gesto ha innescato un colpo di reni da parte della minoranza della grande coalizione. Minoranza che ora ha un potere negoziale nuovo, e lo ha utilizzato per presentare il conto alla signora Merkel.
L’annuncio di un possibile veto totale in Germania sugli erbicidi più usati al mondo è uno shock per le multinazionali che li producono. La scelta, inoltre, potrebbe avere un grave effetto sulla maxifusione da 66 miliardi di dollari tra Bayer e Monsanto, dato che quest’ultima ricava una percentuale considerevole del suo profitto dalla vendita del Roundup – l’erbicida a base di glifosato più diffuso al mondo – oltre che dalle colture OGM vendute in abbinamento al diserbante.
Fra i grandi paesi dell’Unione, la Germania è il secondo a fissare un termine per lo stop al glifosato. La Francia infatti lo ha già annunciato da mesi. L’Italia, invece, nonostante qualche restrizione, mantiene una posizione ambigua lasciando la porta semiaperta.