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Eventi climatici estremi, in 37 anni morte 82mila persone in Europa

Inondazioni, siccità, ondate di calore hanno causato immense perdite tra il 1980 e il 2017. Germania, Italia, Francia e Regno Unito sono in cima alla lista dei paesi più colpiti dai danni

Eventi climatici estremi

 

Il costo umano ed economico degli eventi meteo climatici nelle nazioni europee nel report dell’Agenzia Europea per l’Ambiente

(Rinnovabili.it) – Pochi giorni fa l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha aggiornato i suoi indicatori sull’entità dei danni provocati da fenomeni geofisici e idrogeologici così come dagli eventi climatici estremi e da quelli meteorologici. Attraverso un ampio report sui 33 Paesi dello Spazio Economico europeo, ha valutato perdite umane ed economiche registrate nell’arco di tempo tra il 1980 e il 2017. Il quadro risultante mostra ancora una volta il forte impatto del clima sopra qualsiasi altro fattore.

Nel complesso fenomeni come alluvioni, siccità, ondate di calore, terremoti hanno fatto registrare perdite per oltre 550 miliardi di euro. Ma, soprattutto, sono stati la causa di più di 115.000 vittime in tutta Europa. In questo contesto gli eventi climatici estremi pesano sul totale molto più delle altre voci, sia direttamente sia indirettamente per la loro connessione con i fenomeni meteo.

 

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Secondo l’agenzia gli eventi climatici sono, da soli, responsabili della morte di quasi 80mila persone, per un totale di perdite economiche connesse di oltre 400 miliardi. Entrando nel dettaglio, quasi un terzo delle perdite economiche totali sono state causate da danni provocati dalle inondazioni e un altro terzo è stato causato esclusivamente da tempeste. In generale, prendendo in considerazione solo gli Stati Membri, gli eventi più costosi comprendono l’alluvione del 2002 nell’Europa centrale (oltre 21 miliardi di euro), la siccità e le ondate di caldo del 2003 (quasi 15 miliardi di euro) e l’alluvione dell’ottobre 2000 in Italia e Francia (entrambi 13 miliardi di euro). I dati sono ovviamenti stati calcolati rispetto i valori economici del 2017.

 

Germania, Italia, Francia e Regno Unito sono in cima alla lista dei paesi più colpiti dai danni. La Francia ha registrato il più alto numero di vittime, con 23.415 vittime perse dal 1980.

“Le variazioni nel tempo osservate nelle perdite economiche segnalate – spiega l’Agenzia – sono difficili da interpretare in quanto un’ampia parte è stata causata da un piccolo numero di eventi. Nello specifico, oltre il 70% delle perdite economiche è legata a meno del 3% di tutti gli eventi unici registrati”.

 

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